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Qualità dell’aria a Terni, De Luca e Paparelli: “Per la Regione inquinamento dovuto a caminetti e carne alla brace”

I consiglieri regionali del M5s e del Pd in seconda commissione: “Spesi 450mila euro per convincere i ternani, è il Minculpop del negazionismo ambientale”

“La Regione Umbria spenderà 450mila euro dei fondi dell'accordo di programma con il Ministero della Transizione Ecologica in campagne di comunicazione per convincere i ternani che il 70 per cento dell'inquinamento è colpa dei caminetti domestici, delle pizzerie e delle bracerie”. Sul tema ambientale intervengono i consiglieri regionali Thomas De Luca e Fabio Paparelli, rispettivamente del Movimento Cinque Stelle e del Pd. Il tutto dopo l’audizione di mercoledì in seconda commissione regionale.  

“Grande è stato l'imbarazzo - spiegano De Luca e Paparelli - di tutti i consiglieri regionali di fronte al contenuto nell'aggiornamento del Piano della qualità dell'aria che ha per oggetto la conca ternana. Invece di stanziare risorse per studi epidemiologici mirati sull'esposizione lavorativa e residenziale, nonché sulla transizione ecologica e nella sostenibilità delle produzioni, in particolar modo nella delicata fase della cessione di Ast, la giunta Tesei produce un piano totalmente sbagliato nell'analisi, nelle valutazioni e nelle misure programmate buttando milioni di euro nel cestino e procrastinando ulteriormente le misure urgenti per l'emergenza ambientale a Terni. A nulla è valso presentare studi certificati dalla stessa Arpa e questioni metodologiche che smentivano tale tesi. Contraddizioni, imbarazzi, scaricabarile su Arpa. La certezza è che siamo tornati nell'epoca più buia del negazionismo ambientale”.

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