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Istituto Zooprofilattico, il nuovo Dg non c'è. Ma la nomina doveva avvenire entro e non oltre la fine gennaio

La nomina del nuovo direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico dell'Umbria e Marche sta diventando un giallo. Una nuova proroga smentisce la precedente che indicava il 31 gennaio come il limite ultimo per la creazione del nuovo Dg

La "deadline" per la nomina del nuovo direttore generale e sanitario dell'Istituto zooprofilattico dell'Umbria e Marche Togo Rosati era stabilita entro e non oltre il 31 gennaio 2021. Una proroga concessa con un atto interno della giunta regionale, n. 0239224 del 31/12/2020 che non permetteva, evidentemente, ulteriori procrastinamenti. Invece no.

Con un nuovo atto del direttore generale n. 21 del 28 gennaio scorso, è stata stabilita la prosecuzione del regime di "prorogatio", che mantiene intatto al suo posto l'attuale dg Silvano Severini e iil sanitario e "papabile" prossimo direttore generale, Giovanni Filippini. Un atto che, evidentemente, ridimensiona a tutti gli effetti la perentorietà di quell' "entro e non oltre" che perde tutto il suo peso prescrittivo e lancia un interrogativo sulla linearità di questo nuovo atto. 

Nella delibera si "prende atto della nota della Regione Umbria [...] avente ad oggetto: “Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” Prorogatio incarico del Direttore generale dell’Istituto medesimo” con la quale viene esteso ulteriormente il regime di prorogatio dell’incarico del Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” per il tempo strettamente necessario alla conclusione dell’iter di nomina del nuovo Direttore dell’Istituto e comunque non oltre il 30 aprile 2021". 

Braccio di ferro sui due "papabili"

Insomma, una delibera replica di quella precedente. Un iter di nomina che stenta a trovare uno sbocco definitivo. Ma non sembra così ardito ipotizzare che dietro questo impasse ci siano ragioni di opportunità politica.

Sul piatto delle nomine restano due i pretendenti sui quali si stanno polarizzando, in parti uguali, le attenzioni della giunta regionale. Da una parte Giovanni Filippini, attuale direttore sanitario, che rappresenterebbe una continuità direttiva che potrebbe provocare alcuni "mal di pancia" da parte, in particolare, di Fratelli d'Italia.

Dall'altra, l'attuale dirigente della sezione ternana dello Zooprofilattico, Claudio Ghittino, più vicino al "sentire" del centro-destra. Da quanto si apprende, i due sarebbero stati convocati a colloquio dalla presidente Donatella Tesei nelle ultime settimane. Ma la scelta sembra essere ancora poco matura.

Evidentemente la "partita" resta aperta a entrambe le soluzioni, ma sul punto si sta coagulando l'attenzione dei partiti di maggioranza per l'ultima nomina della sanità umbra ancora latitante. 

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