L'ex Chiesa della Madonna chiusa per inagibilità:"Verificare le condizioni per la riapertura"
Il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi dopo l'ordinanza di non agibilità:"Colpa della insipienza,della mancata attenzione e manutenzione di chi ci ha preceduto"
Nel cuore dei giardini pubblici della Passeggiata sorge l’ex Chiesa della Madorna del Carmine. Al suo interno costudisce l’immagine della Vergine col Bambino, originariamente dipinta sul muro esterno del vicino anfiteatro romano. Il soffitto detiene una grandissima ed eccezionale particolarità: non è un affresco ma una grandissima unica tela che raffigura la stessa Madonna del Carmine ed Elia sul carro di fuoco. Il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi ha presentato un’interrogazione, per verificare i presupposti di una futura riapertura dato che è ormai chiusa da più di un mese. Il consigliere comunale ripercorre le tappe principali della vicenda. “Già nel luglio del 2017, a seguito degli eventi sismici del 2016 l’allora sindaco emanava una ordinanza che dichiarava “non agibile il locale (ex transetto) immediatamente attiguo alla Chiesa”. All’inizio di quest’anno il 24 gennaio, il primo cittadino Leonardo Latini si è visto costretto a firmare una ordinanza di non agibilità dell’intero complesso della Chiesa di Santa Maria del Carmine. Tale ordinanza si rendeva necessaria a seguito di un sopralluogo al sottotetto che evidenziava “Un danneggiamento localizzato nei puntoni della copertura, con varie spaccature.” Il capogruppo di Terni Civica afferma: “Colpa della insipienza,della mancata attenzione e manutenzione di chi ci ha preceduto. Dal suo restauro come auditorium (nella sindacatura Ciaurro ndr) non è mai stata interessata da alcun intervento manutentivo”
I dettagli dell’interrogazione presentata
“Ho presentato una interrogazione per conoscere se le direzioni interessate (LL.PP e Manutenzione Patrimonio) abbiano programmato tutti i necessari interventi ed indagini, al fine di scongiurare possibili crolli, infiltrazioni di acqua piovana o comunque danneggiamenti alla struttura ed in particolare alla preziosa tela del soffitto- sottolinea Michele Rossi - Per conoscere se siano stati programmati i necessari lavori atti ad eliminare le condizioni di inagibilità per la riapertura del luogo; i tempi di attuazione di questi interventi e se sia stata coinvolta la Soprintendenza regionale, magari per intercettare le risorse economiche necessarie”