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L'ex palazzo sanità perde i pezzi, i dilemmi sul futuro dell'edificio

Dopo la gara andata deserta per la vendita, non si hanno notizie certe rispetto alle prospettive della struttura, ormai fatiscente

La caduta di calcinacci e frammenti di muro è ormai all'ordine del giorno. E il vento che ha sferzato la città nell'ultima settimana non ha di certo aiutato, anzi. L'ex palazzo sanità, che si trova in pieno centro - all'incrocio tra via Cesi, via Vico e via Muratori – non è solo ricettacolo di sporcizia e ormai simbolo di degrado, ma anche “fonte” inesauribile di calcinacci e detriti che continuano a staccarsi dalla facciata e a finire in strada. Un fatto pericoloso, considerando che la parte meno pregiata dell'edificio, ormai fatiscente, si trova proprio di fronte al Circolo Lavoratori Terni, ogni giorno frequentato da decine e decine di bambini e ragazzi, con al seguito genitori, famigliari, amici. Ma non solo: molti dei palazzi limitrofi sono stati già ristrutturati, mentre intorno all'ex-Sanità rimangono ancora transenne per impedire di avvicinarsi troppo.

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A poco sono servite le segnalazioni: nonostante alcuni interventi di messa in sicurezza nei mesi scorsi, dopo la caduta di pezzi di muro decisamente grandi, infatti, il problema è rimasto sotto gli occhi di tutti e non è di certo risolvibile in quattro e quattr'otto, soprattutto considerando che l'obiettivo dei proprietari – Usl Umbria 2, Istituto zooprofilattico e dell'Arpa – è di vendere la struttura all'asta.

La gara era stata emanata la scorsa estate, ma la scadenza fissata per la fine di luglio non aveva portato ai risultati sperati: la base d'asta di 5 milioni e 400mila euro per circa 5mila metri quadrati dove un tempo si trovavano laboratori e uffici, non aveva convinto nessun aspirante acquirente, e infatti la gara era andata deserta. In quel momento, lo step successivo sembrava quello di attendere per un'altra gara, sempre con lo stesso costo di partenza. Secondo gli uffici la seconda procedura sarebbe dovuta essere espletata a settembre ma poi, anche a causa dei cambi ai vertici dell'azienda sanitaria, la questione è stata messa in un cassetto e, ad oggi, non ci sono notizie certe si quando potrà essere emanata una nuova procedura. Non resta che attendere, nella speranza che nessuno si faccia male.

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