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La marcia della pace sfida il Coronavirus, ecco il simbolo della forza: la pianta sopravvissuta ai bombardamenti

Ha fatto tappa a Narni la marcia della pace che l'8 marzo arriverà a Madrid, il virus frena i partecipanti ma non la cerimonia: ecco la piantina di Ginkgo Biloba nata dal seme sopravvissuto ai bombardamenti di Hiroshima

Dopo aver già percorso tutti i continenti e prima di concludere il suo giro del mondo rientrando a Madrid il prossimo 8 marzo, la seconda marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza ha fatto tappa anche in Umbria, a Narni. Il passaggio purtroppo è stato condizionato dal coronavirus che ha ridotto il numero dei partecipanti, ma è stato ugualmente accolto con una cerimonia presso il Santuario della Madonna del Ponte a Narni Scalo condotta da don Giorgio Brodoloni, Rettore del Santuario. L'iniziativa è stata suggellata dalla donazione alla Diocesi di Terni, Narni, Amelia di una di una piantina di Ginkgo Biloba che per l’occasione è stata piantata nell’area parco del Santuario, a perenne testimonianza di un messaggio di pace. Il dono è stato offerto dagli organizzatori della marcia.

Hanno preso parte alla cerimonia, il sindaco di Narni Francesco De Rebotti e gli assessori comunali. La tappa narnese è stata possibile grazie all’adesione e al coinvolgimento attivo delle istituzioni locali e della Diocesi nonché al prezioso supporto di Nicoletta Campanella che ha collaborato con il comitato promotore italiano della marcia all’organizzazione del passaggio. “La gioia del passaggio della seconda marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza a Narni è stata immensa per tutti noi. Lo è ancora di più che lì da domani un Gingko biloba di Hiroshima vi cresca, “figlio” di uno dei sopravvissuti di un immane tragedia, silenzioso e discreto messaggero della speranza della rinascita della vita nella bellezza e nell'armonia del Creato. Quale luogo più adatto poteva essere se non il Santuario della Madonna del Ponte”. Questo è il messaggio giunto al Santuario della Madonna del Ponte da parte di Tiziana Volta responsabile del coordinamento nazionale della marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

La cerimonia della piantumazione del piccolo Gingko effettuata dal sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, a suggello della cerimonia tenuta da don Giorgio Brodoloni, Rettore del Santuario, ai piedi della statua della Madonna del Ponte che ne ha data benedizione.

Qualche nota sul piccolo Gingko che inserisce il Santuario della Madonna del Ponte nel meraviglioso circuito mondiale degli “Alberi sopravvissuti di Hiroshima”.

Sono 170, in 55 località in un raggio di 2 km dall'epicentro dello scoppio dell'ordigno atomico del 6 agosto 1945 a Hiroshima, gli A-Bombed Tree, gli alberi bombardati. Sono testimoni viventi della forza della Natura che va oltre incredibile devastazione nucleare.

Dopo il disastro di Fukushjma del 2011 si è pensato di fondare un'associazione che potesse raccoglierne i semi e distribuirli nel mondo come messaggeri di Pace. E' nata Green Legacy Hiroshima, che fa parte di Unitar, United Nations for Training and Resarch, con sede a Ginevra. Al progetto vi collaborano Hiroshima Peace Culture Foundation, Hiroshima City, Hiroshima Botanical Garden, Hiroshima University, Hiroshima Prefecture.

Ogni anno in autunno si raccolgono i semi grazie all'aiuto di volontari e botanici che poi verranno poi spediti con certificazione fitosanitaria dall’Orto Botanico di Hiroshima. Sono ormai 20 paesi ad avere adottato i semi della pace di Hiroshima.

nicla

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