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La polizia di Stato ricorda Roberto Antiochia, il giovane agente ternano ucciso dalla Mafia

Il questore: "Roberto Antiochia è un giovane che ha scelto la via della legalità: è nostra responsabilità far conoscere la storia di Roberto Antiochia ai ragazzi"

Sincera commozione, quella suscitata dalla visione dell’anteprima del docu-film su Roberto Antiochia, questa mattina in questura, alla presenza del prefetto Emilio Dario Sensi e del sindaco Leonardo Latini, che insieme al fratello del poliziotto ucciso, Alessandro Antiochia, e a rappresentanti delle istituzioni cittadine, hanno assistito alla proiezione dell’opera prodotta dalla questura di Terni per rendere omaggio, nel giorno del suo compleanno, al giovane barbaramente trucidato in un attentato mafioso 35 anni fa a Palermo.

         Un’iniziativa fortemente voluta dal questore Roberto Massucci: “Roberto Antiochia è un giovane che ha scelto la via della legalità: è nostra responsabilità far conoscere la storia di Roberto Antiochia ai ragazzi, sta a noi divulgare il più possibile questo video, soprattutto nelle scuole”.

Il Sindaco Latini ha ricordato che “come Antiochia è stato ucciso da 108 colpi, così la città di Terni ha subito 108 bombardamenti, e se c’è chi ha dato la vita, chi ha dato tutto – ha continuato il sindaco - così noi tutti possiamo dare di più, prendendo queste persone come esempio, persone che, il più delle volte, sono in mezzo a noi”.

 La cerimonia si è conclusa con la messa a dimora di un cipresso, accanto al monumento ai caduti della Polizia di Stato nella rotonda antistante la Questura.

 

 

 

 

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