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La spinta verso il cielo degli amici di Maria Chiara: "Vola in alto piccola stella"

È apparso nelle prime ore della mattinata di martedì 13 ottobre sulle mura ciclopiche di Amelia, uno striscione affisso dagli amici di Maria Chiara: "Ti ricorderemo sempre e per sempre". Intanto le indagini proseguono senza sosta.

Uno striscione semplice ma potente nel suo messaggio, rivolto verso tutta la città e affisso in un punto strategico e visibile da tutti, soprattutto dai suoi coetanei perché punta verso la piazza e la passeggiata di Amelia: "Vola alto, piccola stella. Ti ricorderemo sempre e per sempre". Una spinta verso il cielo da parte degli amici di Maria Chiara, un messaggio di amore e affetto eterno per la neodiciottenne morta - con molta probabilità - a seguito dell'assunzione di droga pesante.

Pressione sul caso

La morte di Maria Chiara continua a fare notizia ed è definitivamente uscita dai confini regionali, creando sgomento in tutta Italia. Una risonanza mediatica che, secondo il procuratore di Terni Alberto Liguori, sta generando grandi pressioni e apprensione per la risoluzione complessiva del caso.

Ancora troppi gli interrogativi appesi sul filo delle indagini che sono a tutto campo, e devono far luce sul prima e il dopo della morte della giovane. Per il momento, risulterebbe indagato - per un puro atto di garanzia - il fidanzato di Maria Chiara accusato di omissione di soccorso, in quanto, secondo le sue dichiarazioni, la mattina di sabato 10 ottobre non avrebbe avvisato tempestivamente i sanitari del 118 ma si sarebbe prodigato in massaggi cardiaci e la respirazione bocca a bocca. La giovane sarebbe poi stata spostata in bagno nel tentativo di somministrarle, senza successo, soluzioni saline per rianimarla. Solo dopo 45 minuti il fidanzato avrebbe chiamato il 118. 

Un puzzle intricato

Al di là della posizione del ragazzo, gli investigatori stanno ricostruendo un puzzle estremamente complesso relativo agli spostamenti dei due ragazzi verso Roma, nel tentativo di individuare il pusher ed eventuali altri soggetti che avrebbero fornito la sostanza che ha causato il decesso di Maria Chiara. La salma della giovane è ancora in attesa di autopsia, a causa delle carenze strutturali della medicina legale diffuse in tutta l'Umbria che, come se non bastasse, stanno ulteriormente rallentando l'attività di indagine. 

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