LA STORIA | "Siete l'orgoglio di questa Italia malandata. Grazie infinite". La lettera ai medici e sanitari del Santa Maria
La gratitudine della famiglia di una cittadina di Avigliano Umbro ricoverata al reparto covid, ai medici e sanitari del Santa Maria: "Siete l'anima di chi si sacrifica per gli altri"
Paola Seri è una cittadina di Farnetta, piccola frazione fra Avigliano Umbro e Montecastrilli. La sua vita è stata segnata dall'esperienza devastante del coronavirus sino al ricovero al Santa Maria di Terni avvenuto lo scorso 12 novembre.
Una degenza lunga e complessa - che si è conclusa i primi di gennaio - tanto che la sua presenza nel reparto covid era ormai diventata un punto di riferimento anche per i medici e i sanitari del nosocomio ternano che avevano affetuosamente iniziato a chiamarla "mamma" o "nonna".
Un affetto che la sua famiglia, costantemente presente seppur in modalità remota e con videochiamate, ha voluto resituire con una lettera consegnata nelle mani degli "angeli" del reparto covid del Santa Maria e che riportiamo integralmente di seguito.
"Tutto il personale covid, che in questi lunghissimi giorni si è preso cura di nostra mamma, Paola, Seri, con amore, pazienza ed estrema professionalità, i nostri più sentiti ringraziamenti.
Nei momenti più duri siete stati, sacrificando la vostra vita, sempre al nostro fianco.
Se c'è un momento che non dimenticheremo mai, è il vostro volto nelle videochiamate nascoste dietro a quelle visiere, i vostri occhi, la vostra umanità ci ha letteralmente riempito il cuore.
Un ringraziamento particolare al dott. Campanella che in ogni istante, con grande attenzione e umiltà, ci ha tenuti sempre aggiornati, senza mai arrendersi, cercando con estrema meticolosità le scelte più giuste.
La nostra famiglia vi è immensamente grata, siete l'orgoglio di questa Italia malandata, l'anima vera di chi si sacrifica per gli altri senza chiedere nulla in cambio.
Con immenso affetto.
La famiglia di Paola Sileri"