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Latini, "No a misure restrittive troppo forti senza un immediato ristoro finanziario"

Il sindaco di Terni interviene dopo la pubblicazione dell'ultimo dpcm da parte del governo e le proteste di piazza proseguiranno anche nel pomeriggio di lunedì 26 ottobre: "Vogliamo aiutare i nostri cittadini ma siamo bloccati dalle misure imposte dalla condizione di dissesto finanziario".

Non si è fatta attendere la reazione del sindaco di Terni, Leonardo Latini, dopo le misure restrittive decretate dal governo nell'ultimo dpcm, che hanno generato proteste di piazza che proseguiranno anche nei prossimi giorni.  "Sono perfettamente consapevole della situazione che si sta configurando in queste settimane a causa della nuova ondata della pandemia - scrive in una nota il sindaco - Una situazione d’emergenza su due fronti: quello della salute pubblica e quello economico".

"Avverto in primo luogo il dovere di mantenere coesa la nostra comunità cittadina in questa fase di grande difficoltà. Comprendo le ragioni di chiunque stia vivendo situazioni di grave disagio economico a causa delle conseguenze dell’epidemia, ma anche di provvedimenti governativi come l’ultimo dpcm che è stato adottato ignorando le proposte degli enti locali e che crea disparità sociale perché colpisce in maniera pesantissima, in particolare, alcune categorie di lavoratori".

La critica alle misure del governo

Secondo Latini, lo scatto in avanti del governo, finalizzato al contenimento del contagio, non ha tenuto conto delle ripercussioni nel breve termine sull'economia. "Non si possono adottare misure così forti nei confronti di alcuni senza prevedere un immediato ristoro finanziario - osserva il sindaco - senza un adeguato e immediato intervento economico che ammortizzi il sacrificio di queste categorie e dia loro una prospettiva. Una decisione che va a vanificare gli sforzi economici messi in campo per garantire la prosecuzione in sicurezza delle attività senza che sia comprensibile fino in fondo su quali basi questa sia stata presa".

"In questo senso - continua il sindaco - sono personalmente disponibile ad ascoltare le ragioni di tutti coloro che si trovano in difficoltà ed essere portavoce delle loro legittime rivendicazioni nelle sedi istituzionali".

"Chiederemo con forza al governo maggiore libertà rispetto alle procedure di dissesto"

Per il sindaco Latini, l'intenzione dell'amministrazione comunale di ristorare coloro che sono stati maggiormente colpiti dalle misure restrittive c'è. Tuttavia bisogna fare i conti con le procudure relative allo stato di dissesto finanziario che bloccherebbero le buone intenzioni. 

"Come Comune - precisa il sindaco - valuteremo le proposte da  adottare per cercare di attenuare gli effetti negativi e drammatici della pandemia a livello economico, ma mi trovo costretto a ricordare che – purtroppo – non è mai stata presa in considerazione una nostra formale richiesta avanzata al Governo nello scorso mese di marzo, affinché venissero sospese le conseguenze normative del dissesto finanziario dell’Ente che non ci permettono di intervenire sulla fiscalità locale, prevedendo misure di sostegno, riduzioni ed esenzioni dai tributi. Richiesta che torneremo a reiterare con forza anche alla luce degli evidenti disagi sociali che stanno montando a fronte dei provvedimenti che il Governo ha assunto".

Allo stesso tempo - conclude il sindaco Latini - ho l’obbligo di invitare tutti i nostri concittadini al massimo della prudenza nel rispetto delle regole di prevenzione  perché l’emergenza sanitaria esiste ed è grave. Per questo continueremo a collaborare con Istituzioni  e Forze dell’Ordine che sempre saranno vicine ai cittadini, confidando che il senso di responsabilità di tutti ci aiuti a superare anche questa crisi".

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