“Sospendere i lavori relativi all’abbattimento di alberi per l’installazione di tralicci sulla collina di Cesi”
Interrogazione presentata dal Pd sui lavori previsti tra Via della Lince e Strada della Pittura
Sospendere i lavori relativi all’abbattimento di alberi per l’installazione di tralicci sulla collina di Cesi in località via della Lince, strada della Pittura e altre vie limitrofe. È quanto richiede all’amministrazione comunale l’interrogazione depositata ieri a firma dei consiglieri Francesco Filipponi, Maria Grazia Proietti, Pierluigi Spinelli (Pd) e José Maria Kenny (Innovare per Terni).
"La variante dell’elettrodotto At 220 kw Villa Valle-Pietrafitta Comune di Terni - si legge nell’interrogazione - è stata autorizzata con d.m. 239/EL-314/293-2019. La realizzazione del suddetto elettrodotto è oggetto di ricorso al Tar e attualmente con appello al Consiglio di Stato da alcuni ricorrenti le cui proprietà sono interessate dal passaggio della linea, per presunta violazione del vincolo di protezione paesaggistica e ambientale in quanto il tragitto dell’elettrodotto riguarda un’area fortemente sottoposta a questo vincolo. Sono previsti sulla base di una autorizzazione comunale diversi abbattimenti di alberature in particolare di querce ed olivi, in una zona oggetto anche di recente di frane e cadute massi, tra via della Lince e strada della Pittura”. Viene anche ricordato nell’interrogazione che “la Pro loco di Cesi più volte aveva segnalato all’amministrazione comunale la necessità di avviare un’interlocuzione sul punto”.
Così i firmatari dell’interrogazione chiedono al sindaco e alla giunta di “sospendere l’autorizzazione relativa all’abbattimento di numerosi alberi fra cui querce ed ulivi, in autotutela per l’amministrazione comunale, valutando con Terna l’interramento del tratto interessato anche attraverso interlocuzioni con la locale Pro loco di Cesi, in quanto l’elettrodotto senza la valutazione di impatto ambientale, insisterà su un tracciato già esistente sul territorio pensato nel lontano 1947 quando l’area interessata non aveva l’attuale antropizzazione”.