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Le famiglie dei disabili sul piede di guerra: interrotto il consiglio comunale. Presto un tavolo istituzionale permanente

I familiari delle persone con disabilità hanno chiesto risposte alle loro richieste, cartelli e urla a palazzo Spada. Primo risultato ottenuto: un tavolo di confronto costante e continuato

Un tavolo istituzionale permanente per seguire tutte le problematiche e affrontare le questioni che si pongono quotidianamente. Un primo passo ottenuto dalle famiglie dei disabili che hanno ‘occupato’ e interrotto la seduta del consiglio comunale portando in aula cartelli e soprattutto tanta esasperazione. 

Non sono infatti mancati momenti di tensione tra i cittadini presenti e gli amministratori, ma anche tra gli stessi consiglieri, con tanto di intervento dell’assessore al Welfare Cristiano Ceccotti, supportato dal vicesindaco Giuli, nel tentativo più vano che altro, di riportare tutti alla calma generale.

IL VIDEO DELLA PROTESTA IN AULA

La protesta, indetta dall’Afad, associazione famiglie disabili che conta circa 600 iscritti, era iniziata già all’esterno, sotto i portici di palazzo Spada, per poi proseguire nella sala del consiglio comunale. 

“Basta promesse, dopo tante richieste e trafile per avanzare e far valere i nostri diritti, ora vogliamo risposte e fatti concreti subito”, hanno tuonato i familiari dei disabili tra le urla generali. I ‘progetti di vita indipendente’ - spiegano - prevedono risorse erogate direttamente agli utenti per la copertura di scelte individuali di volta in volta indirizzate, ad esempio per dotarsi di un assistente personale o per risolvere un problema di mobilità. Parliamo di circa mille euro al mese. Ora stanno in scadenza e molti progetti avviati rischiano la sospensione”. 

L'INTERVISTA

Sulle barricate anche per le risorse ‘risparmiate’ con il nuovo sistema di trasporto con i voucher, circa 170mila euro: “Che fine hanno fatto questi soldi? – hanno detto - Era stato deciso di utilizzarli per alcune attività come quelle motorie in acqua o a cavallo. Non se ne sa più nulla. Abbiamo appreso – precisano ancora – che quelle economie sono state utilizzate per finanziare altro, senza una preventiva concertazione con le associazioni”. Dopo l’invito del presidente del consiglio Francesco Ferranti ad abbassare i cartelli, a prendere la parola è stato il sindaco Latini che ha invitato i capigruppo a fare un’audizione con i rappresentanti dell’associazione. 

Ma alla richiesta di Afad di verbalizzare il tutto, il presidente Ferranti ha dovuto dare risposta negativa vista la ‘straordinarietà dell’incontro’. A quel punto tutti hanno lasciato la stanza indispettititi. Tra i pochi rimasti c’era Paola Persichetti, membro del direttivo di Afad, che a titolo personale ha esposto tutta una serie di problematiche ricevendo dall’assessore Ceccotti rassicurazioni in merito all’istituzione di un tavolo istituzionale permanente con le associazioni.

L'INTERVISTA A PAOLA PERSICHETTI

L'intervento del Pd

"Quanto avvenuto oggi - affermano in una nota i consiglieri del Partito Democratico - è particolarmente grave. Le persone con disabilità presenti attendevano risposte che sono arrivate solo parzialmente grazie alla presentazione di un atto consigliare poi approvato. Non è accettabile scaricare i ritardi nell'erogazione dei servizi sul cambio dell' assessore al welfare avvenuto ormai da sei mesi. Ricordiamo che i 170 mila euro risparmiati sul trasporto delle persone con disabilità nel 2019 sono andati come temevamo in economia di bilancio e non sono stati quindi lo scorso anno, impegnati per i progetti individualizzati. Speriamo invece che l'impegno preso dall'assessore Ceccotti per il 2020 sul ripristino del servizio piscina, sui progetti individualizzati e sulla attivazione dei tirocini extracurriculari sia rispettato. Noi saremo presenti in ogni sede per seguire il rispetto degli impegni presi per il 2020, nei confronti delle persone con disabilità".

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