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Leonardo Latini commemora gli agenti uccisi: “Qui come sindaco e come ternano”

Il primo cittadino si è recato in via Antiochia, sede della questura di Terni, per commemorare gli agenti della polizia di stato uccisi in servizio a Trieste

Il primo cittadino di Terni Leonardo Latini si è recato stamattina – ore 9,30 – in via Antiochia per commemorare Matteo Demenego e Pierluigi Rotta ossia i due agenti uccisi in servizio, lo scorso 4 ottobre, a Trieste. Toccante il momento della deposizione del mazzo di fiori sotto la targa della questura, quando il minuto di silenzio è stato squarciato, come un grido di profondo dolore, dal suono delle sirene delle pattuglie delle Volanti: “Sappiamo che il rischio fa parte del nostro lavoro – ha dichiarato il questore Antonino Messineo - ma perdere la vita in questo modo lascia senza parole. In questi giorni di lutto non sono mancate manifestazioni di affetto e di conforto da parte delle istituzioni, così come da parte dei cittadini i quali sono venuti in questura a lasciare fiori e candele. Un segno del forte legame che c’è fra la città e la polizia di stato. I cittadini vedono il lavoro che la questura ternana svolge per rendere la città più sicura e hanno voluto dimostrare la loro vicinanza, in un momento così doloroso”. Il sindaco Leonardo Latini ha ringraziato la polizia di stato per il sacrificio e l’impegno quotidiano che mette nel proprio lavoro, sacrificio che diventa estremo, come nella tragedia di Trieste: “Sono venuto qui, come primo cittadino e come ternano, a portare la mia testimonianza. Il mio è un piccolo gesto per ringraziare la questura del servizio che rende alla città di Terni”

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