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Indagini sbagliate, piste “zoppe” e servizi deviati: l’altra faccia del mostro di Firenze

Esce il libro inchiesta di Stefano Brogioni che apre nuovi scenari sulla vicenda del mostro di Firenze con documenti inediti

Di libri sulla tragica vicenda del mostro di Firenze ne sono stati pubblicati numerosi, ma sono davvero pochissimi i casi di testi scaturiti dal lavoro ultradecennale di chi, a pieno titolo, può essere definito un vero specialista dell’argomento. È il caso di Stefano Brogioni, cronista di punta del quotidiano fiorentino La Nazione, in libreria e nelle piattaforme di e-commerce con il suo Il Mostro nero. Gli anni dei delitti a Firenze per Intermedia Edizioni.

Stefano Brogioni (1)-2Brogioni che si è avvicinato al giornalismo proprio perché attratto dai processi, negli anni 90, a Pietro Pacciani e ai “compagni di merende” Mario Vanni e Giancarlo Lotti, da cronista ha poi seguito i recenti sviluppi giudiziari dell’intricata vicenda, consegna ora ai lettori una ricostruzione capace di mantenere altissima la tensione fino all’ultima pagina come se, piuttosto che di una inchiesta, si trattasse di thriller.

Il Mostro nero non è infatti il solito resoconto dei sedici omicidi firmati da un’introvabile calibro 22 che terrorizzarono Firenze. Ma è l’analisi di quella striscia di assassinii che si fece più cruenta tra il 1981 e il 1985, collocata nel contesto storico dell’Italia di quegli anni, tra la coda della strategia della tensione e le manovre oscure che hanno segnato altri grandi misteri italiani e che non hanno risparmiato neanche chi cercava di fermare il serial killer. Indagini sbagliate, piste percorse troppo tardi, collegamenti mai fatti, dettagli ignorati, servizi deviati: tutto a svantaggio di una verità non ancora emersa. Da un misterioso arsenale di armi, fino all’inchiesta per depistaggio per la cartuccia che avrebbe dovuto incastrare Pacciani, passando per i sospetti della procura su un misterioso ex legionario.

Il Mostro nero è un libro-inchiesta, arricchito anche da molti documenti inediti, che accosta vicende del nostro passato all’apparenza distanti, ma che invece presentano somiglianze che soltanto oggi, allargando l’orizzonte delle conoscenze e con gli ultimi elementi emersi, diventano percettibili.

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