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Lotta all’indiscriminato abbandono dei rifiuti a Terni. Le nuove misure di contrasto: “Fenomeno sempre più in preoccupante incremento”

La giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo su proposta della direzione ambiente e polizia locale volto a contrastare tale fenomeno

“Un fenomeno sempre più in preoccupante incremento”. La giunta comunale di Terni ha approvato un atto di indirizzo volto a contrastare l’indiscriminato abbandono dei rifiuti. Come è specificato all’interno del documento tale problematica è riscontrabile: “Sia nelle zone del centro cittadino che nei quartieri periferici, generalmente con modeste quantità di rifiuti, spesso di provenienza domestica. Inoltre nelle aree suburbane dove invece vengono riversate ingenti quantità di rifiuti, riconducibili in gran parte ad attività non domestiche, costituiti in prevalenza da scarti da demolizione”. Tutto ciò determina in molti casi: “L’origine di discariche abusive con conseguente pregiudizio delle matrici ambientali e del decoro urbano oltre che un danno economico per la collettività”.

Le misure per il contrasto

“L’amministrazione comunale intende definire una serie di strategie di intervento per contrastare tale fenomeno. Tra le misure a carattere repressivo saranno intensificati i controlli del territorio anche con l’ausilio della videosorveglianza, a valle di un’attività di ricognizione dei siti particolarmente critici sui quali si registrano fenomeni “seriali” di abbandono. Inoltre ulteriori controlli verranno demandati alle associazioni di volontariato, con specifico riferimento all’ambito dei rifiuti costituiti dalle deiezioni canine non opportunamente raccolte dai proprietari e/o conduttori degli animali. Il tutto contribuisce ad alimentare lo stato di degrado e che suscita nei cittadini senso di incuria della “cosa pubblica”.

“Risulta opportuno intensificare le campagne di informazione – è scritto nell’atto - al fine di renderne più incisiva e più capillare la diffusione dei contenuti. Infine le sanzioni previste nel “Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati” risultano, allo stato, inefficaci per la repressione della pratica dell’abbandono illecito. A tal proposito, come si evince nell’atto di indirizzo, la proposta recepita ed approvata consiste nel rivisitare tale regolamento – abrogando l’articolo 30 comma 12 – e inserendo l’articolo 29 comma bis. Nella fattispecie è ricordato il divieto di abbandono sanzionato e l’emanazione dell’apposita ordinanza per la rimozione.

“In tutti gli altri casi ove si riscontri la presenza di rifiuti abbandonati in aree pubbliche o di uso pubblico e si renda necessario effettuare l’immediata rimozione degli stessi al fine di ovviare l’insorgenza di problemi di natura igienico-sanitaria, il comune accerterà ove possibile, tramite il personale della direzione polizia locale mobilità in collaborazione con gli ispettori ambientali l’identità del responsabile, al quale sarà addebitato - a titolo di refusione delle spese sostenute dall’Ente per la bonifica del sito - l’importo forfettario di trecento euro”. Infine spetterà al Dirigente della Direzione Ambiente l’accertamento delle somme di cui alle sanzioni pecuniarie accessorie.  

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