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Maratona di San Valentino tra record e criticità “maggior parte delle attività commerciali chiuse e danno gravoso”. La proposta

Iniziativa congiunta per sottoporre all’attenzione le problematiche emerse, a seguito della chiusura della Strada Valnerina. La proposta “far partire la maratona da Ferentillo come accaduto nelle prime edizioni”

Un nuovo primato al termine della 21 km, oltre 1250 iscritti nonostante l’emergenza sanitaria da Coronavirus, ed un’ottima partecipazione di pubblico, soprattutto all’arrivo. L’undicesima edizione della Acea Ambiente Maratona di San Valentino se ne va in archivio con quell’incoraggiante auspicio di ripartenza, dopo un lungo periodo contrassegnato da limitazioni e restrizioni, dettate dalla pandemia. Per consentire lo svolgimento della manifestazione è stato necessario intervenire sulla viabilità. Pertanto, ad esempio, la strada statale 209 che raggiunge comuni e frazioni della Valnerina ha subito delle limitazioni, da un punto di vista della percorribilità.

A tal proposito il ‘Centro rafting le Marmore’, ‘Ass. Cascata delle Marmore 365’, ‘Ciav’, ‘Umbria in mountain bike’ e ‘Visit Ferentillo’ hanno preso posizione con una nota congiunta. “Nel ribadire la più ferma volontà di voler mantenere la manifestazione, chiediamo di rivedere il percorso anche prendendo in esame le proposte fino ad oggi non considerate. Per non esasperare ulteriormente una situazione diventata veramente gravosa, chiediamo fortemente per l’anno 2023 - a tutte le autorità preposte - di evitare il riproporsi dei disagi arrecati ai cittadini e le perdite economiche degli operatori commerciali dei diversi comuni”.

La raccolta firme

Come viene evocato all’interno dell’intervento congiunto, sono state raccolte nelle scorse settimane circa 400 firme. Alla sottoscrizione era stata anche allegata una lettera, rivolta alle istituzioni locali, dove sono state evidenziate le criticità causate dalle limitazioni alla circolazione stradale. “Le attività commerciali del territorio, già colpite fortemente dal disastro pandemico, non possono permettersi di perdere un’eventuale domenica di lavoro”.

La proposta per il futuro “esaminare la situazione e prendere in considerazione una partenza da Ferentillo (come accaduto nelle prime cinque edizioni ndr) che prevederebbe un’occupazione stradale limitata fino a verso le 11 della mattina. In alternativa un’occupazione stradale esclusiva della statale fino alle 11, per poi aprire una carreggiata permettendo alla collettività di spostarsi, all’interno del territorio”. Se ne parlerà, eventualmente, per la prossima edizione.

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