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Marco Rea si racconta: “The voice senior coronamento di un sogno. Quasi due miliardi di persone hanno visto la mia performance”

“Qualche tempo fa una persona mi disse ‘La musica ti ha scelto per esprimersi’. Una storia tutta da raccontare

Una vera e propria icona del nostro territorio, artista che ha anche conquistato recentemente il pubblico di ‘The voice senior’ in onda su Rai 1. Il successo di Marco Rea è notorio, consolidato, acquisito a suon di performance graffianti e coinvolgenti. “Mi sono avvicinato prestissimo alla musica” esordisce alla nostra redazione di www.ternitoday. “Negli anni 70’ avevamo la fortuna di ascoltare dei veri e propri idoli che hanno fatto la storia. Ricordo ad esempio Jose Feliciano il quale mi faceva commuovere, probabilmente anche per la spiccata sensibilità detenuta. Pertanto sono stato letteralmente attirato e onestamente mi sento una persona fortunata.”

Una prima ‘chicca’: “Qualche tempo fa una persona mi disse ‘La musica ti ha scelto per esprimersi’. Ho deciso di lasciare il posto di lavoro statale ed iniziato un percorso lunghissimo, per poter vivere con la musica. All’epoca era possibile”. Una lunga carriera di affermazioni: “Ho avuto l’opportunità di fare cinque tournee con Renault Italia, suonando in tutta Europa. Alla fine facevo divertire, mi pagavamo quindi non potevo desiderare di più. All’età di 17 anni ho composto la prima canzone denominata ‘In mezzo ad un viale’ dedicata ad una storia d’amore post, adolescenziale. Un qualcosa di vissuto. Ho cominciato a scrivere e comporre per me e gli altri”.

Le grandi soddisfazioni da ricordare: “Sicuramente il punto più alto toccato lo scorso 23 dicembre 2021, nel momento in cui sono salito sul palco di ‘The voice senior”. Ce ne sono molte altre: “Aggiungo sicuramente l’aver suonato al Melody di Colonia ed un’altra grande manifestazione estiva. In quel frangente passarono circa un milione di persone da quelle parti. A due isolati da me c’era Sting ed in piazza i Coldplay”. Un repertorio vastissimo da proporre: “Mi adatto alle situazioni, modulandolo per la singola circostanza. In location dove mi conoscono, ad esempio, posso suonare pezzi di Santana, Sting, Vasco Rossi, Ligabue, De Gregori. Dove è richiesto un repertorio a connotazione prettamente internazionale posso conformarmi all’evenienza”.

Altra particolarità: “E’ necessario adattarsi sempre alle richieste del mercato ed essere sempre sul pezzo. Ultimamente viene proposto un genere nudo e crudo. Sono sempre dell’avviso che la musica rispecchia sempre il momento storico vissuto. Negli anni 70’ – ad esempio - eravamo pieni d’amore. Oggi se ne parla in maniera diversa. Pertanto ho semplicemente seguito il momento storico attraversato”. Esperienza da solista ma non solo: “Di solito le compagne della mia vita hanno fatto sempre parte della carriera artistica. Ho suonato con diverse formazioni, come ad esempio la ‘Marco Blues trio’. Tra i tanti professionisti con cui ho collaborato ricordo con enorme piacere Francesco Falcioni. Su tutti un evento valentiniano con ben 70 componenti di un’orchestra. Inoltre Marco Collazzoni, uno dei più grandi sassofonisti del mondo”.

Ulteriori aneddoti raccontati: “La performance a piazzale Michelangelo a Firenze e quella a Spoleto, davanti a cinque Ministri. La più bella però a casa di amici. Un cuba libre, due cioccolatini, un sigaro toscano, una chitarra e la mia voce ad accompagnare. Senza alcun tipo di supporto multimediale è possibile provare una sensazione di libertà nell’esprimersi”.

Cosa ha lasciato a Marco Rea l’esperienza di ‘The voice senior’: “Ero già abbastanza conosciuto e visibile. Da quel giorno tante persone mi fanno i complimenti, mentre passeggio. Un coronamento di quanto fatto ma anche un nuovo punto di partenza. Alla fine, secondo i calcoli fatti anche con il supporto del web, ho avuto l’opportunità di essere visto da circa due miliardi di persone nel mondo, anche perché i canali Rai arrivano in tantissimi paesi. Penso di aver fatto un’ottima esibizione poiché capita raramente che tutti e quattro i giudici si voltano, dopo pochi secondi”.

I progetti per il breve-medio termine: “Ho messo su un gruppo dal vivo con musicisti fantastici di Terni. Nella fattispecie Riccardo Ciaramellari (tastierista) Walter Sacripanti (batterista) e Giovanni Chirchirillo (basso). Ci tengo a ringraziare – conclude - il mio manager Lorenzo Paolucci”. Al prossimo live per emozionarsi in compagnia di Marco Rea, un mito del nostro territorio.     

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