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Costo dell’energia e dazi Usa, le ombre sul futuro di Ast

Messa in acciaieria, l’ad Burelli: risultati positivi nonostante le difficoltà. Il vescovo Piemontese: gli auguri di buon Natale, il presepe e l’albero avranno senso se vivremo con intensità e nella giustizia le scelte fondamentali della nostra vita

Tra sacro e profano, si è rinnovato il tradizionale appuntamento della messa in acciaieria. Una “tradizione” che sancisce il rapporto tra la città e la sua fabbrica e che serve a tracciare un bilancio di quello che è stato fatto e di quello che invece c’è ancora da fare non solo nello stabilimento di viale Brin ma nelle relazioni istituzionali, sociali ed economiche di Terni.

L’intervento dell’ad Burelli

È il terzo anno che ci troviamo insieme in questa giornata e per il terzo anno voglio cogliere l’occasione per fare un bilancio e condividere con voi i risultati raggiunti da tutta la nostra squadra. Anche il 2018 – ha detto l’amministratore delegato di Ast, Massimiliano Burelli - conferma per Acciai Speciali Terni quel percorso di miglioramento avviato negli ultimi due anni fiscali. Per la seconda volta, il bilancio di AST si chiude con numeri importanti, che raccontano più di ogni parola la crescita dell'azienda: l’utile è passato dagli 87 milioni dello scorso anno ai 98 di questo appena chiuso. Un risultato che conferma come la strategia intrapresa sia quella giusta, che il riposizionamento di AST sul mercato globale sta portando i suoi frutti e che l’azienda opera in relativa serenità. Questo è accaduto nonostante il 2018 sia stato, per tutto il mercato siderurgico, un anno particolarmente complesso. A partire dall’introduzione dei dazi statunitensi sull’acciaio provenienti dall’Asia, che ha esposto l’Europa al rischio di divenire il luogo di approdo per milioni di tonnellate di prodotto asiatico che non trova più sbocco sui mercati del nord America. Un rischio serio che si aggiunge ad un altro pericolo che grava sull’industria siderurgica italiana: il prezzo dell’energia. Nonostante un quadro complessivamente poco favorevole, abbiamo raggiunto risultati positivi, migliorando la produttività, intervenendo sulle inefficienze e proseguendo il percorso avviato a settembre 2016 con il miglioramento continuo, puntando con decisione alla qualità e all’innovazione. Al primo posto della nostra agenda resta sempre l’impegno forte e determinato per la sicurezza. In tema di sicurezza non si fa mai abbastanza e finché ci sarà un infortunio non saremo soddisfatti. La scorsa settimana abbiamo firmato in Prefettura il protocollo d’intesa per garantire sempre più elevati livelli di salute, sicurezza e tutela ambientale all’interno dell'acciaieria. È un altro passo in avanti verso il più significativo dei nostri obiettivi: infortuni zero. È importante sottolineare che il protocollo è sia stato ampliato anche al tema dell'ambiente. Su questo argomento voglio ricordare che, dopo un complesso lavoro di verifiche tecniche, analisi, sopralluoghi ed incontri, ad agosto abbiamo scelto la società finlandese Tapojärvi Oy per gestire il processo di trattamento delle scorie dell’acciaio inossidabile prodotto a Terni, con l’obiettivo di trasformarle in materiali da riutilizzare e commercializzare. Un risultato che rafforza il nostro impegno per la tutela dell’ambiente, in un costante lavoro di ricerca e di innovazione. Permettetemi di ricordare – è stato infine l’invito di Burelli - che all’ingresso di AST e accanto all’altare troverete due salvadanai, dove sarà possibile offrire una libera donazione per sostenere il progetto promosso dall’associazione I Pagliacci ‘Cinema in pediatria’, all’interno dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni.

Il vescovo Piemontese

“La liturgia – ha detto nella sua omelia il vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese - richiama la nostra attenzione sulla venuta del Signore Gesù, che è quella che si manifesta ogni giorno a ciascuno di noi, alla chiesa e al mondo. Una venuta che si realizza nella parola di Dio, nei sacramenti, nei poveri che incontriamo, nelle opere di giustizia che compiamo. In questo luogo di lavoro dove si svolge una gran parte della vostra vita, riconosciamo anche un progetto che è affidato ad ognuno dal Signore, per realizzare voi stessi e per contribuire al benessere e al progresso della nostra società. In questo appuntamento annuale ognuno è invitato a chiedersi con quale spirito vive questa missione. Certo c'è tanta fatica, tanto sudore a volte insofferenza. Il figlio di Dio si è fatto uomo, ha voluto egli stesso provare la fatica e il sudore, e insegnarci a viverla con dignità, come missione da compiere. Maestranze, imprenditori, proprietari, dirigenza, sono tutti coinvolti, attraverso la missione del lavoro, ad accogliere e a preparare l'incontro con il Signore. Nella verità, nella giustizia, nella correttezza dei rapporti, quelli personali, quelli aziendali e quelli sociali, noi ci giochiamo il valore e il destino della nostra esistenza e anche delle persone che ci sono state affidate. La nostra preghiera la condivisione del medesimo destino, l’incontro con il Signore in preparazione al Natale, la nostra presenza qui, sta ad indicare la volontà comune di vivere secondo giustizia, nell’accoglienza reciproca e del Signore che viene. Gli auguri di buon Natale, l'allestimento del presepe e dell'albero, delle luminarie, avranno senso se vivremo con intensità e nella giustizia le nostre relazioni e le scelte fondamentali della nostra vita, le stesse che Gesù Cristo ha voluto sperimentare per primo e che ci ha insegnato a vivere in attesa del suo ritorno”.

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