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Messa di Pasqua per Ast, la prima del cavaliere Arvedi. Il vescovo: "La mano di Dio è anche nel nostro lavoro"

Cerimonia nella Cattedrale con la nuova proprietà del sito di viale Brin, alla presenza delle massime cariche istituzionali. Soddu riceve un dono dagli operai di Cremona

Nell’ambito delle celebrazioni in preparazione alla Pasqua, venerdì mattina il vescovo Francesco Antonio soddu, nella Cattedrale di Terni, ha presieduto la messa per i lavoratori dell’acciaieria e i loro familiari. Presenti, per la prima volta, il nuovo presidente di Acciai Speciali Terni Giovanni Arvedi, l’amministratore delegato Mario Caldonazzo, la dirigenza aziendale, il prefetto vicario Andrea Gambassi, il questore Bruno Failla, i parlamentari umbri Alessandrini, Grimani e Nevi, rappresentanti della Regione Umbria, dei sindacati, del cappellano della fabbrica don Marcello Giorgi e la Corale del Cuore. 

Prima della celebrazione il vescovo Soddu ha incontrato nella Curia vescovile il cavaliere Giovanni Arvedi e i suoi familiari per un saluto di benvenuto e per uno scambio di idee su questioni sociali, lavorative, ambientali del territorio. Una celebrazione che rinnova la tradizione della Messa pasquale che riunisce e unisce direzione, maestranze, operatori e le loro famiglie, espressione della fede nel mistero centrale della religione: il mistero pasquale, mistero di salvezza e di speranza.

"Nella morte e resurrezione di Gesù Cristo – ha detto il vescovo nell’omelia - ci rendiamo conto che la vittoria sul male deve essere fatta con il bene assoluto, che è Dio. Pasqua significa nuova vita, operare nel bene e rendere lode a Dio che è nei cieli. Tutti dobbiamo adoperarci per fare opere buone ed essere capaci di rendere lode a Dio, così nelle opere buone possiamo mettere la mano di Dio benedicente che è sempre all’opera attraverso il nostro lavoro. Dobbiamo rendere presente Dio nelle nostre opere che ci auguriamo e vogliamo siano sempre buone".

Ha quindi ricordato un operaio di Terni che ha dato piena lode a Dio nelle opere buone, il venerabile Giunio Tinarelli, "operaio dell’acciaieria che nella sua attività in fabbrica e di apostolo della pace e della sofferenza nella sua lunga malattia, è sempre stato esempio di fede, e che oggi vi consegno come fulgido esempio, affinchè per sua intercessione ogni vostra azione sia buona e tenda sempre alla lode di Dio, per il bene di Terni per il bene di questa regione dell’Italia e del mondo. Il lavoro significa puntare lo sguardo dove il lavoro ha un senso, quando al centro vi è la persona umana, non solo come forza lavoro, ma forza che dà nuovo slancio ai fratelli e sorelle con i quali ci troviamo a vivere, ma anche nell’ambiente da rispettare per una ecologia integrale che permetta una continuazione della vita e una vita sempre più piena". Al termine della celebrazione alcuni lavoratori hanno donato al vescovo Soddu una croce in acciaio realizzata dalle maestranze dello stabilimento Arvedi di Cremona. 

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