rotate-mobile
Attualità

Migliaia di chilometri a meno 50 gradi, Lorenzo continua il suo viaggio in Siberia e trova anche due amici 

Il giovane avventuriero di San Gemini è partito in solitaria da Magadan il 16 gennaio. Tornerà a casa, sempre in bicicletta, in primavera

Continua, pedalata dopo pedalata, l'incredibile viaggio di Lorenzo Barone tra le gelide montagne siberiane.
Il giovane di San Gemini ha fatto delle avventure estreme il suo stile di vita: “Sono tre anni che viaggio – aveva detto al Tg2 Storie - ho percorso 57 mila chilometri e visitato 37 paesi. Il 90% sono in solitaria, probabilmente mi sento a mio agio con me stesso”.
E stavolta, mentre attraversa la Siberia, raccontando le sue giornate glaciali attraverso i suoi profili Facebook e Instagram, Lorenzo ha anche trovato due amici che hanno deciso di accompagnarlo: sono due cani che, negli ultimi giorni, lo seguono passo passo.
Il giovane – che finanzia le sue esperienze vendendo ad offerta libera le foto che realizza – racconta con costanza i suoi spostamenti, e oggi ha immortalato i suoi due nuovi compagni d viaggio: “Non viaggio più da solo! - scrive -. Da ormai diversi giorni questi due cani mi seguono e corrono al mio fianco. Comunque.. Ho forato altre due volte e sto cercando di capire il motivo delle forature, so che è per via del freddo ma vedendo i fori non capisco l'esatto meccanismo, per fortuna è accaduto vicino ad una baracca ed ho potuto cambiare camere d'aria senza problemi”. Lorenzo descrive poi le condizioni meteo: “Temperature sempre sotto i -40°C fino a -48°C tutto benissimo tranne il naso, continuo a volte a perdere la sensibilità per il freddo ed è rischioso. Sto per arrivare ad Ust Nera e superare così la tratta più lunga tra le 4 più fredde e difficili che ho sul percorso. In ogni caso porterò i cani a vita migliore, fuori dal Polo del Freddo”.

lorenzo barone-2

Nei giorni scorsi, invece, Lorenzo aveva fatto il punto sul suo viaggio e sulle tappe in programma: “Sono partito (in solitaria) da Magadan con la bicicletta carica di 65 kg di bagagli il 16 gennaio, ed ora dopo 20 giorni e 730 km sono quasi ad Ust-Nera. Il percorso non è pianeggiante come si pensa, ma è un continuo sali e scendi tra le montagne, inoltre le giornate sono corte.
Quando pedalo ho una media di 50 km al giorno, per ora la temperatura minima registrata è stata di -52°C e la massima alla partenza sul mare a Magadan di -15°C.
Il percorso rosso: da Magadan a Tommot è quello che farò sicuramente esclusivamente in bicicletta e sono 2.780 km attraverso il Polo del Freddo.
Il percorso blu: da Tommot a Irkutsk è in dubbio, tra bici, treno e autostop, in base a quando arriverò a Tommot deciderò per via del tempo sul Visto Russo e sono 2.500 km, non sarà più freddo e avrò le giornate più lunghe.
Il percorso giallo: da Irkutsk all'Ucraina lo farò possibilmente in autostop o in alternativa con la transiberiana e sono 5.500 km. Infine, dall'Ucraina sarò vicinissimo casa, sarà primavera e tornerò in bicicletta per gli ultimi 2.700 km”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Migliaia di chilometri a meno 50 gradi, Lorenzo continua il suo viaggio in Siberia e trova anche due amici 

TerniToday è in caricamento