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LA STORIA - Morì per sventare una rapina. Il ricordo dell'agente Cesare Mazzieri a 43 anni dal suo sacrificio

43 anni fa moriva, sotto i colpi di un'arma da fuoco esplosi da alcuni rapinatori, Cesare Mazzieri, poliziotto e uomo per bene. Oggi la cerimonia di commemorazione in via Mazzini con i rappresentanti delle maggiori istituzioni cittadine.

Una cerimonia sobria, rispettosa delle normative anti covid ma partecipata con grande emozione, quella della commemorazione del giovane agente di polizia, Cesare Mazzieri, morto in modo eroico il 31 ottobre 1977 impallinato da alcuni rapinatori di una banca di via Mazzini. L'ultimo respiro lo esalò sotto i ferri della sala operatoria dell’ospedale di Terni.

Le ultime ore di Mazzieri

Quella mattina tre banditi assaltarono la Banca Popolare di Novara di Via Mazzini a Terni. Riuscirono a impossessarsi di circa ottanta milioni di lire e stavano per aprire la cassaforte della banca quando notarono la Volante della Polizia proprio di fronte all'ingresso della banca.

Facendosi scudo del cassiere e di due clienti, i rapinatori uscirono all’esterno e fecero fuoco contro l’autovettura della polizia forando una gomma della volante. Quando l’appuntato Mazzieri scese a terra venne colpito al fianco da due proiettili calibro 22. Gli altri agenti non aprirono il fuoco per il timore di colpire gli ostaggi e di questo approfittarono i criminali per fuggire a bordo di un’auto.

Due degli ostaggi riuscirono a scappare mentre il secondo venne liberato dopo poche centinaia di metri. L’autovettura venne ritrovata nei pressi della stazione di Terni, con la pistola che aveva ferito mortalmente Mazzieri. Immediatamente trasportato in ospedale morì, in seguito ad un blocco renale e a continue emorragie interne, dopo una operazione durata quattro ore.

Mazzieri si era arruolato in 1955 e per i primi 21 anni di carriera aveva fatto parte della Polizia Stradale di Terni. Nel 1972 era stato decorato con Corce d’Argento e Diploma al Merito Stradale. Nel gennaio 1977 era transitato alla Questura di Terni.

La cerimonia

WhatsApp Image 2020-10-31 at 15.40.18-2Una targa è stata affissa ormai da quasi 40 anni e sta a ricordare il sacrificio di un uomo per bene. Durante la commemorazione di sabato 31 ottobre, a testimoniare l'esempio di dedizione alla comunità assieme ai suoi familiari, erano presenti le maggiori istituzioni cittadine. Il prefetto, il sindaco e il questore di Terni hanno condiviso l'importanza di insegnare, soprattutto ai più giovani, la memoria di un servitore dello Stato che ha dato la propria vita per difendere un'intera comunità. 

Ad accompagnare il prefetto nella deposizione di un mazzo di fiori donato dai colleghi della questura, c'era il giovane Cesare, nipote del compianto Mazzieri. 

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