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Mura di Amelia, uno “spiraglio”: via ai lavori per ricostruire il tratto crollato

Mezzo milione di euro per l’intervento sedici anni dopo il crollo, l’annuncio dell’assessore Proietti Scorsoni. Pronto un altro milione di euro per la riqualificazione. L’allerta: progressivo deterioramento di altri blocchi

“Finalmente dopo tanto tempo (4 anni) si comincia a vedere la luce”. Di anni, invece, dal crollo ne sono passati quasi 16. Era infatti il 18 gennaio del 2006 quando una porzione lunga 25 metri e alta 15 delle mura poligonali di Amelia venne giù. Un crollo che risvegliò la cittadina in una grigia mattina d’inverno. Seguirono indagini giudiziarie, polemiche politiche e rincorse ai fondi per rimettere in sesto questo patrimonio che non è soltanto amerino.

Oggi sembra aprirsi uno spiraglio. Ne dà annuncio l’assessore comunale ai lavori pubblici, Avio Proietti Scorsoni, riferendo la notizia per la quale “il 29 dicembre scorso, dalla Sovrintendenza sono arrivate due belle notizie. Avrei voluto comunicarle prima – scrive Proietti Scorsoni sulla sua pagina facebook - ma le cose da fare sono sempre tante e lo faccio ora dopo l’Epifania, un bel regalo”.

La prima notizia riguarda la gara di appalto per la ricostruzione del tratto crollato. Se ne occuperà la Cesa di Città di Castello per un importo di mezzo milione di euro. “È in corso il controllo della regolarità della documentazione relativa alla gara di appalto. Se non ci saranno imprevisti – spiega l’assessore - entro gennaio si sottoscriverà il contratto ed in primavera inizieranno i lavori”.

Per un importo di un milione di euro, è stata aggiudicata anche la progettazione per la seconda parte dei lavori che prevedono regimentazione idraulica, percorsi pedonali, sistemazione dell’area circostante e così via. “È in corso la sottoscrizione del contratto con lo Studio Marcucci di Assisi. La progettazione dovrà essere eseguita entro 100 giorni”.

“Per la verità – precisa l’assessore - in base alla nota della Soprintendenza trasmessaci dal ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, la ricostruzione doveva essere eseguita entro il 31 dicembre 2021 ed i restanti lavori entro il 31 dicembre 2022. Come si dice: tutto è bene quel che finisce bene, la nostra attività di attenzione e di sollecito è stata incessante ma purtroppo i problemi ci sono per tutti. Ora l'importante è che si possa recuperare il tempo perduto per ammirare di nuovo le mura nella loro interezza e bellezza”.

L’assessore conclude ringraziando “la sovrintendente Elvira Cajano, il funzionario Maurizio Damiani ed il segretariato regionale”. E poi mette in guardia: “altri provvedimenti dovranno essere presi per arrestare il progressivo deterioramento di altri blocchi, visibili camminando sul marciapiede fuori porta”. Meglio intervenire, insomma, prima che l’incubo di sedici anni fa si ripeta.

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