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"Natale con i tuoi". Vietati gli spostamenti fra le regioni e pochissime deroghe. Sintesi del prossimo dpcm

Mercoledì 2 dicembre verrà esposto in parlamento dal ministro Speranza e firmato entro la mezzanotte del giorno dopo. Vietati gli spostamenti fra regioni, pochissime deroghe. Parola d'ordine: "Restate a casa".

Chi vorrà uscire dalla propria regione per le festività e trascorrerla nella seconda casa, dovrà farlo prima dell'entrata in vigore dei diviet. Questa volta non si scherza, perché dal 20 dicembre al 6 gennaio verranno introdotte delle regole stringenti per tutte le regioni italiane, di qualsiasi colore. Un blocco totale perché «si deve impedire di ripetere quanto accaduto la scorsa estate», ha ribadito il ministro Francesco Boccia nell’ultima riunione con i governatori. 

Questo, in estrema sintesi, il messaggio forte e chiaro contenuto nel prossimo dpcm che il presidente Conte firmerà entro la mezzanotte del 3 dicembre e che ridisegnerà le festività natalizie. Un decreto estremamente delicato e che "fa tremare i polsi" degli inquilini di Palazzo Chigi, ma che vuole imparare dalle non edificanti esperienze passate. 

Mercoledì 2 dicembre, il ministro della Salute, Speranza, relazionerà in paralmento sulle linee guida che orienteranno le decisioni del governo. Il presidente del Conte vorrebbe allentare la morsa delle restrizioni per consentire agli italiani di festeggiare seppur in modo sobrio, le festività natalizie. 

Tuttavia, la comunità scientifica insiste per tirare il freno alle eccezioni. Pertanto, come previsto, le deroghe saranno minime e ben soppesate per mettere insieme le necessità economiche, sociali del paese e il contenimento del rischio sanitario.

I possibili provvedimenti

Per quanto riguarda lo shopping natalizio, gli esercizi commerciali resteranno aperti fino alle ore 21.00 per consentire un afflusso contingentato, anche i festivi, tranne il 25 e 26 dicembre.

Resteranno aperti anche gli hotel e le strutture ricettive. Le funzioni religiose del 24 e 25 dicembre verranno anticipate (ultima messa alle 21.00 o alle 22.00). Chiusi, come previsto, gli impianti da sci, i cinema e i teatri. Divieto assoluto di feste private e pubbliche. Resta vigente la raccomandazione di non ricevere in casa più di 6-8 persone.  

Sarà consentito rientrare presso la propria residenza o domicilio. Sarà possibile andare a festeggiare nelle seconde case prima dell'introduzione del blocco, a meno che non si abbia la residenza nella casa di vacanza. Non ci saranno altri casi consentiti per evitare di consentire lo spostamento di milioni di persone. Parola d'ordine: restare più possibile fermi.

È attualmente in disucussione la possibilità di deroga a coloro che hanno genitori anziani da assistere e, quindi, la possibilità di trascorrere le festività con loro. Tuttavia, la deroga prevederebbe la possibilità a un solo congiunto di riunirsi con i genitori anziani così da evitare il più possibile situazioni di rischio sanitario dovuto, il più delle volte, da contatti con asintomatici. 

Per gli studenti che hanno trasferito la residenza nelle città scelte per motivi di studio, è in fase di analisi una specifica deroga per consentire loro lo spostatmento verso il domicilio originario. In tal senso, molti di loro si stanno sottoponendo in queste ore al tampone rapido per poter agevolare il proprio spostamento. 

Secondo gli orientamento del governo, potrebbe essere concesso il ricongiungimento familiare con i coniugi e partnere conviventi. 

Per coloro che faranno rientro in Italia in occasione delle festività, il governo vuole introdurre l'obbligo della quarantena al momento di ingresso nel paese. "Bisogna spostarsi soltanto per motivi strettamente necessari ed evitare al massimo i contatti tra le persone",  ripete Speranza.

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