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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Natale in Acciaieria, “Un anno difficile, futuro da affrontare grazie a buone prassi e pratiche virtuose”

Stamattina la tradizionale messa dell'Ast, tenuta dal vescovo Piemontese. Presenti i vertici aziendali e le autorità cittadine

Un appuntamento ormai tradizionale, che riunisce “la grande famiglia delle Acciaierie” in occasione della Messa di Natale. Un momento di raccolta e di riflessione, in vista della chiusura di un anno difficile per l'azienda e caratterizzato da congiunture internazionali che hanno determinato una significativa crisi dei mercati europei, da affrontare grazie a buone prassi e pratiche virtuose.
Anche qui a Terni la gente, le famiglie e i lavoratori sono preoccupati per il clima di incertezza e di depressione guardando ai giovani che emigrano in cerca di lavoro, per le tante aziende e fabbriche in crisi e in stato di agitazione e per le tante vertenze sindacali in piedi dalle difficili prospettive di soluzioni – ha detto il vescovo Piemontese - Accogliendo l’esortazione di san Giacomo Apostolo nella seconda lettura di oggi, noi non vogliamo perdere la speranza, né la pazienza. Anzi intendiamo ravvivare la nostra fiducia nel buon senso comune, nelle capacità di dialogo e di mediazioni non solo tra le varie parti in causa, ma anche con l’apporto di Istituzioni politiche, economiche e finanziarie nazionali e sovranazionali per promuovere un ordine locale e mondiale più giusto e a beneficio dell’uomo».
La messa, celebrata per i lavoratori e loro familiari, ha visto la partecipazione dell’amministratore delegato dell’Ast Massimiliano Burelli, del sindaco di Terni Leonardo Latini, del Prefetto di Terni Emilio Sensi, delle altre autorità civili e militari e della dirigenza aziendale.

L'intervento di Burelli

Non poteva mancare l'intervento dell'ingegner Burelli, che non ha potuto non fare il punto sulle difficoltà che sta attraversando l'azienda: “Purtroppo, come vedremo nei prossimi giorni, il 2019 si chiude per AST in  forte controtendenza rispetto ai due passati esercizi. Non è un mistero che questo sia un periodo molto difficile per l’acciaio in Italia, in Europa e in tutto il mondo. Per questo, al fine di inquadrare in maniera corretta l’andamento della nostra azienda, è importante valutare il contesto in cui ci siamo trovati ad operare, in uno scenario di prezzi decrescenti avviato già nell’ultimo trimestre dello scorso anno e andato via via peggiorando". 
Problemi determinati da dazi americani e dalle ripercussioni che gli stessi hanno determinato nel Vecchio Continente, a causa del riversamento in Europa di una parte dell’eccesso di capacità produttiva asiatica, prima distribuito anche negli Stati Uniti.

Nonostante questi gravi ostacoli – ha affermato poi Burelli - voglio esprimere una considerazione della quale sono particolarmente convinto: l’esito di un anno così difficile sarebbe stato ben peggiore se l’Azienda non avesse adottato in questi ultimi esercizi delle azioni volte a renderla più competitiva e meno vulnerabile. Prima di tutto, puntando ad una politica commerciale che si rivolge agli utilizzatori finali, interessati ai nostri prodotti per le caratteristiche di qualità e di servizio offerte e non solo per il prezzo.

Obiettivi sociali e di impatto ambientale

In una prospettiva di cambiamento, dobbiamo essere consapevoli che un’azienda deve valutare le proprie azioni non solo sulla base di obiettivi economico-finanziari, ma anche dell’impatto sociale e ambientale. In questa direzione abbiamo raggiunto risultati importanti, a partire dagli investimenti basati sul principio di economia circolare, primo fra tutti il progetto di recupero delle scorie di lavorazione che, come tutti sapete, stiamo portando avanti insieme alla società finlandese Tapojarvi Oy. Ad aprile inoltre è stato inaugurato il nuovo impianto per la generazione di vapore a recupero che consente allo stabilimento di elevare al 70% del totale la quota di vapore prodotto senza l’utilizzo di combustibili fossili e ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera per un quantitativo pari a 30 mila tonnellate annue. Oltre all’impegno verso la sostenibilità, abbiamo maturato la consapevolezza che solo attraverso l’integrità ed elevati standard etici un’azienda può ottenere la fiducia di tutti gli stakeholders: per questo AST continuerà a organizzare i LegalityDays, un appuntamento rivolto a tutti i nostri collaboratori e all’intera comunità, che continuerà ad avere al centro il tema del rispetto delle regole e della legalità. 

Per il terzo anno abbiamo condiviso la nostra esperienza in occasione del Business Integrity Day, il progetto lanciato dal ministero degli Affari Esteri in collaborazione con Transparency International insieme ad altre grandi aziende italiane , per presentare all’estero i modelli di compliance e le migliori pratiche d’integrità e anticorruzione. 
Mi piace concludere ricordandovi che al primo posto della nostra agenda resta sempre l’impegno forte e determinato per la sicurezza. È stato molto importante vedere così tante persone martedì scorso al Teatro Secci. Non eravamo solo noi di AST, era presente tutta la città.
In tema di sicurezza non si fa mai abbastanza e finché ci sarà un infortunio non saremo soddisfatti. Fare in modo che le persone rispettino le regole, migliorino le proprie performance e quelle dei colleghi è un punto su cui stiamo lavorando e su cui dovremo fare sempre di più. 
Il traguardo che vogliamo raggiungere è Zero Infortuni: per farlo, è necessario che avvenga un cambiamento culturale tale che la sicurezza diventi “l’unico modo di fare le cose in AST”.

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