rotate-mobile
Attualità

Turismo, estate da record: oltre centomila visitatori hanno scelto Terni e il suo territorio

Più italiani che stranieri, la “sorpresa” Ficulle. Ma c’è anche chi arretra: tutti i dati e la situazione nel resto dell’Umbria

Sono stati oltre 108mila gli arrivi registrati in provincia di Terni da gennaio a luglio 2021 con un incremento di più del 25% sullo stesso periodo dell’anno precedente, comunque segnato (in maniera negativa) dall’emergenza Coronavirus. Guardando i dati generali, emerge che più di 94.800 arrivi sono da imputare a turisti italiani mentre 13.993 sono stati gli stranieri. Complessivamente, le presenze sono state 259.867 (203mila da italiani e 56miola da stranieri) con un incremento superiore al 33% sul periodo gennaio-luglio 2020 e una permanenza media di 2,39 giorni (+6,2%).

Chi cresce

Scorrendo i dati elaborati dal servizio statistico della Regione Umbria si può verificare che quasi tutti i comuni del Ternano facciano segnare un incremento relativo alla presenza turistica. A Terni - ad esempio - si registra un +27% in termini di arrivi (31.512) e un +33% in termini di presenze (83.465). L’incremento più rilevante viene rilevato sui dati relativi a Calvi dell’Umbria (+130% in termini di arrivi e +137% in presenze) e Giove (+123% arrivi e +146% presenze). Guardando ai comuni più grandi, la parte del leone la fa senza dubbio Orvieto con oltre 32mila arrivi e più di 57mila presenze. Dopo la rupe e la città dell’acciaio si piazza Narni con 10.800 arrivi e 25mila presenze. Poi, a sorpresa, c’è Attigliano: 6.100 arrivi e quasi 10mila presenze. Insegue Amelia con poco meno di 3mila arrivi e 8.700 presenze. Il comune che fa invece registrare il dato più alto relativo alla permanenza media è Ficulle con 6,83 giorni mentre quello in cui i turisti rimangono di meno è Attigliano (1,62 giorni di media).

Chi arretra

Non tutti i turisti riescono col buco e infatti qualche comune, pur in un clima di crescita generale, arretra rispetto allo stesso periodo preso in esame del 2020. Come succede ad esempio ad Alviano (-7,7% in arrivi e -32,6% in presenze), a Fabro (-20% in arrivi e -7,9% in presenze), a Monteleone d’Orvieto (-7% in arrivi e -3% in presenze) e ad Avigliano Umbro (-21% in arrivi e -38,7% in presenze).

Il resto dell’Umbria

Il dato su cui forse occorre aprire una riflessione approfondita è che il Ternano riesce ad attrarre una parte residuale del turismo che arriva in Umbria. Fra gennaio e luglio 2021 (quindi senza considerare agosto) gli arrivi rilevati su tutto il territorio regionale sono stati 590.583 mentre le presenze più di 1,5 milioni: di queste, mediamente solo un quinto hanno toccato la provincia di Terni. Più bassa nel Ternano anche la permanenza media che è di 2,39 giorni a fronte di 2,68 rilevati in Umbria. Il turismo, insomma, è una locomotiva che marcia veloce verso lo sviluppo. Ma bisogna riuscire a salirci sopra.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Turismo, estate da record: oltre centomila visitatori hanno scelto Terni e il suo territorio

TerniToday è in caricamento