Nuova attività a Terni: “Umbria terra meravigliosa con una clientela davvero calorosa. Abbiamo assunto nove ragazzi”
Giovedì 11 novembre l’iperstation h24 del gruppo Simonetti Petroli ha inaugurato la nuova stazione di servizio IS: “Il settore energetico vive un momento complicato. Proprio per questo non possiamo fermarci”
Una nuova stazione di servizio IS è stata inaugurata lo scorso giovedì 11 novembre, a Terni, nella zona di Maratta. A raccontare la scelta adottata è Marco Simonetti che, insieme alla sorella Monica dell’azienda Simonetti Petroli, detiene il brand leader della distribuzione di carburanti in tutto il centro Italia. “È un momento difficile”, esordisce. “Sappiamo bene quanti sforzi faccia oggi la clientela del settore carburanti, travolta dagli aumenti. Proprio per questo, come imprenditori del comparto, siamo chiamati a non fermarci, offrendo di più”. Ed ancora: “Siamo arrivati in Umbria nel 2016 con la prima stazione di servizio sul territorio di Perugia. Questa è una terra meravigliosa – afferma Simonetti - con una clientela davvero calorosa. In quella stessa provincia, le nostre stazioni sono diventate tre. Terni arriva come quarto, importante investimento nella regione”.
Le caratteristiche: “Una iperstation che offre tutte le tipologie di prodotto: dal gasolio alla benzina, passando per metano e GPL. Abbiamo anche un impianto di metano self e uno di gnl, metano liquido destinato ai mezzi pesanti. L’area è aperta h24 con un addetto sempre a disposizione della clientela: un servizio nuovo che nessuno aveva mai offerto sino ad ora in questa zona”. Il rifornimento viene da lontano, anzi no. “Il carburante che arriva a Terni proviene dalla raffineria IP di Falconara Marittima e viene trasportato su mezzi propri. In questo modo riusciamo ad abbattere parecchi costi fissi che andrebbero a pesare sul cliente finale”.
Nonostante questo, i rincari complessivi del settore preoccupano tutti. “La crisi energetica è una realtà. In particolare per quanto riguarda il metano. Molte delle riserve destinate all’Europa sono partite per la Cina che, dopo il lockdown, ha rimesso in moto l’economia prima del Vecchio Continente. L’Italia ha una dipendenza energetica pressoché totale. La Russia ha ridotto le forniture. I costi sono lievitati. C’è bisogno di un intervento da parte delle istituzioni che auspichiamo possa arrivare quanto prima. Non solo nel nostro settore, ma più in generale nei confronti della complessiva impennata dei prezzi a cui non sta corrispondendo un aumento delle retribuzioni. Detto questo, noi non ci fermiamo e continuiamo a fare del nostro meglio”. Una ulteriore specifica: “A Terni abbiamo assunto nove ragazzi. È anche questo che ci spinge ad andare avanti: il lavoro che non può e non deve mai mancare”.