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S’illumina di nuovo la lapide che ricorda il luogo in cui morì Libero Liberati

Intervento dell’Asm nei pressi di Cervara, lungo la Valnerina. Latini e Salvati: gesto di grande rispetto e attaccamento alla memoria di un ternano che ha portato nel mondo il nome della città

Il nome di Terni è legato a quello di Libero Liberati. Indimenticabile e indimenticato campione ternano del motociclismo che il 5 marzo del 1962 morì in un terribile incidente lungo la Valnerina, nei pressi di Cervara.

Quel luogo è ricordato da una targa che oggi trova una nuova luce grazie all’intervento realizzato nei giorni scorsi da Asm Terni. L’azienda municipalizzata ha infatti provveduto a posizionare un faro che nelle ore notturne illumina la lapide, rendendola visibile a chi transita per la Valnerina.

La lapide era stata spostata di alcune decine di metri negli anni scorsi, a causa della realizzazione del nuovo svincolo per la Terni-Rieti.

 “Ringraziamo l’Asm per questo piccolo ma significativo intervento – dicono il sindaco Leonardo Latini e l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati - perché è un gesto di grande rispetto e attaccamento alla memoria di un ternano che ha portato in alto nel mondo il nome della sua città e il segno una ritrovata sensibilità verso l’identità cittadina che si basa anche sulla tutela e la valorizzazione delle sue memorie condivise”.

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