rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità

Nuove frontiere per l'autismo, parte il progetto OpenFarmS

L'iniziativa è stata finanziata dalla Regione e avrà durata biennale. Sono previste attività di agricoltura sociale dedicata a dieci ragazzi con disturbi dello spettro autistico

Affrontare l'autismo con le possibilità offerte dall'agricoltura sociale, promuovendo percorsi volte a migliorare le competenze e l'inserimento sociale e lavorativo di dieci ragazzi. E' questo l'obiettivo principale del progetto di innovazione sociale OpenFarmS- Per un modello innovativo di intervento con le persone con disturbo dello spettro autistico in Agricoltura Sociale, presentato questa mattina presso il caffè letterario della bct. L'iniziativa, di durata biennale, è stata proposta dall’Associazione Temporanea di Scopo composta dalla Cooperativa sociale Agricola Terre Umbre,Angsa Umbriae da Legambiente Umbria, ed è stato finanziato dalla Regione a valere sul bando P>rogetti Sperimentali del terzo settore _ Azioni innovative di welfare territoriale in attuazione di POR FSE e POR FESR 2014-2020 con299.300 euro, di cui 22.4100 su FSE e 75.200 su FESR.

Alla presentazione hanno partecipato la presidente della Cooperativa Sociale Agricola Terre Umbre, Loredana Scriccia, della referente di Angsa Cristiana Paolocci e del il referente di Legambiente Gianni di Mattia. Sono inoltre intervenuti l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Terni, Marco Celestino Cecconi. Significativo l'intervento del professor Augusto Pasini, responsabile del Servizio di Neuropsichiatria infantile ed adolescenza, che ha evidenziato l'importanza di promuovere una sempre maggiore collaborazione tra le varie realtà territoriali e tra i servizi specifici dedicati all'autismo e non solo, per favorire il confronto e l'adozione di metodiche di intervento più efficaci in questo settore.

Il progetto

OpenFarmS è collegato alla prossima realizzazione di unlaboratorio di trasformazione dei prodotti agricoli a Torreorsina e alle attività che saranno realizzate pressoi terreni e gli orti della Cooperativa Sociale Agricola Terre Umbread esso connessi. Parallelamente, il progetto sarà portato avanti anche aSpello, presso il centrogestito daAngsa Umbria.

I primi protagonisti dell’iniziativa saranno 10 giovani con disturbo dello spettro autisticoche parteciperanno a percorsi abilitativi propedeutici all’integrazione sociale e lavorativa. 

In particolare sono previste attività produttive di agricoltura sociale (coltivazione, laboratorio di trasformazione prodotti agricoli, commercializzazione); percorsi “on the job” per giovani con disturbi dello spettro autistico che integrano i Piani Terapeutici con finalità di abilitazione lavorativa; definizione di un modello specifico di intervento per l’inclusione lavorativa e sociale per la presa in carico globale di giovani con disturbo dello spettro autistico coerente con i piani terapeutici. 

Sono previste, inoltre, attività di inclusione sociale nei contesti di agricoltura sociale di Terre Umbre e Angsa e nei territori coinvolti  con la partecipazione attiva dei beneficiari, loro famiglie e delle Comunità tramite attività/eventi di promozione dell’inclusione, dell’Agricoltura Sociale e della cittadinanza attiva e consapevole.

Il progetto è in linea con la necessità di coniugare un intervento precoce volto all’acquisizione delle abilità indispensabili all’autonomia di vita con un approccio comportamentale all’interno del quale l’aspetto emotivo e relazionale assumono un’importanza basilare.

I Disturbi dello Spettro Autistico

Ogni 10.000 persone nate, 10 sono affette da autismo primario, ogni 10.000 persone 60 sono affette da disturbo generalizzato dello sviluppo (DGS); il rapporto tra uomini e donne è di 4 a 1 (media mondiale). Nella realtà regionale (dati Monografia Progetto Autismo del Maggio 2009), nella popolazione umbra compresa fra 0/19 anni pari a 142.148, 142 persone hanno una diagnosi a prevalenza di autismo, mentre 852 hanno una diagnosi a prevalenza di DGS. 

Manca ad oggi una reale conoscenza dei dati relativi all’incidenza di tale sindrome nella popolazione oltre i 19 anni di età perché fino all’emissione del DSM-V il passaggio dai Servizi Riabilitativi dell’Età Evolutiva ai Servizi della Salute Mentale coincideva con la perdita della diagnosi, oltre che delle cure e dei trattamenti specificamente necessari. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuove frontiere per l'autismo, parte il progetto OpenFarmS

TerniToday è in caricamento