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Martedì, 23 Aprile 2024
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Storica attività ternana raddoppia, nuova apertura: “Ho sopperito ad un qualcosa che mancava nella zona”

Il racconto di Alessandro Ossidi: “Lo sviluppo turistico della Valnerina è stato notevole soprattutto negli ultimi due anni”

Una nuova esperienza per Alessandro Ossidi, fotografo di professione e capace di reinventarsi, nel momento in cui l’emergenza sanitaria ha creato enormi criticità al comparto del wedding e delle cerimonie, più in generale. Il professionista ha infatti deciso di puntare sul nuovo centro commerciale della Valnerina, aperto da pochi giorni, bissando di fatto la prima attività detenuta a Terni, ed aperta nel marzo del 1999.

Alla redazione di www.ternitoday.it racconta le motivazioni che lo hanno portato a compiere questo ulteriore passo, così importante: “In questi ventitré anni di attività ho sviluppato anche una clientela proveniente dalle zone della Valnerina, soprattutto facendo servizi relativi a matrimoni. Inoltre, negli ultimi due anni, l’incremento del turismo è stato pari al 1000% grazie alle tante attrattive che offre la vasta area. Ad esempio i camminamenti, i paesaggi mozzafiato, gli sport outdoor e naturalmente una gastronomia di primissima fascia. A mio avviso poi la cascata delle Marmore è stata sponsorizzata benissimo. Un'altra spinta ricevuta dalle colorazioni delle regioni, durante la pandemia. Quando l’Umbria è diventata ‘bianca’ infatti l’incremento è stato evidente. Ora vedo un importante flusso di stranieri e famiglie. Inoltre i giovani teenager della generazione Z, appartenenti alle coppie di sposi che ho immortalato in passato. Molti dei miei clienti – aggiunge – soffrivano di questa distanza, poiché comprensibilmente legati al proprio territorio”.

Dall’idea di raddoppiare alla svolta: “La mia amica Simona Cruciani di Coccole 0-16 (altra attività presente nel centro commerciale ndr) mi ha detto che c’era questa possibilità. Inizialmente l’apertura era prevista alla fine di maggio. Purtroppo, a causa di aspetti prettamente burocratici, è slittata di circa quattro mesi. Abbiamo aperto lo scorso 8 settembre, prima del taglio del nastro del 20 che ha anticipato l’inaugurazione del complesso il giorno seguente”. Una curiosità: “Ho ricevuto anche un pezzetto di fascia tricolore dal sindaco. Pare che porti fortuna”.

Il secondo locale in Valnerina: “Un bacino d’utenza di 18 mila persone. Ho sopperito ad un qualcosa che mancava. Rispetto alla città questo è un tipo di mercato rilassato, meno frenetico, incline ad un clima familiare. Il negozio l’ho improntato su una serie di servizi da offrire di fotogadget. C’è poi anche la parte ‘family’ ovvero scatti per famiglie e bambini sia in studio che in esterna”. Il lavoro precedente all’apertura: “Alcune cose le abbiamo realizzate, come ad esempio il bancone. Di certo le difficoltà che ho trovato nella prima attività sono state di aiuto”.

Le caratteristiche di una professione: “Nasco come fotografo di matrimoni. Prima del Covid ero arrivato a quota 850. Mi sono anche specializzato in fotografie di danza, andando a gestire i saggi di fine anno, collaborando con diciotto scuole, tra cui due della Sicilia. Posso contare su uno staff che mi dà una mano durante l’estate. Con l’aumento della concorrenza ho deciso di seguire dei corsi di perfezionamento per scatti dedicati a neonati e famiglie. A Terni, ad esempio, sono uno dei pochi uomini che se ne occupa, poiché la maggior parte sono donne”.

La rubrica ‘Beato te che fai il fotografo’: “A me piace molto essere presente ed attivo sui social. Sotto lockdown avevo molto più tempo a disposizione. Tutto nasce un po' per gioco poiché i miei amici, scherzando, me lo dicono spesso. È vero che ci si diverte, partecipando a delle cerimonie. Sembra facile ma è l’esperienza maturata nel tempo che ti porta a gestire il tutto in modo ottimale”.

La pandemia ha messo in crisi un intero settore: “Durante quel periodo il fatturato è sceso dell’80% e con il restante sono riuscito a mantenere il locale aperto a Terni. Con la dipendente abbiamo cercato una soluzione condivisa. Pertanto sono andato a procacciare lavoro, magari anche reinventandomi, trovando spesso le porte chiuse, poiché era tutto bloccato. Quando il mercato si è riaperto stavo già in piedi avendo escogitato alcune soluzioni alternative, aprendo diversi paracadute. Ad esempio la stampa immediata delle foto, per ottimizzare i tempi, aumentando la marginalità ed avendo un piccolo incremento da un punto di vista economico. E’ stata anche occasione per tagliare alcuni rami secchi, qualcosa che non funzionata ed andava accantonato, dal punto di vista della professione”.

fine una domanda d’obbligo per Alessandro. In questo periodo purtroppo i rincari energici stanno creando enormi criticità, un po' ovunque: “Avevo livellato i prezzi per tutelarmi sotto il lockdown – conclude – ed ora occorre conformarsi al periodo. I costi dei servizi proposti contemplano anche tale problematica”.

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