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Nuovo progetto per le famiglie vulnerabili della zona sociale 10. Ceccotti: "Sosteniamo la genitorialità"

La giunta Latini ha approvato l’adesione al “Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione P.I.P.P.I. 10 che riguarda interventi per bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità"

Su proposta dell’assessore al welfare Cristiano Ceccotti, la giunta comunale ha approvato nella mattinata di oggi, giovedì 25 giugno, l’adesione al “Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione P.I.P.P.I. 10 che riguarda interventi per bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità nella Zona Sociale 10, secondo lo schema di convenzione tra la Regione Umbria, il Comune di Terni e il Comune di Orvieto.

"Ho voluto dare - dichiara l'assessore Ceccotti - un segnale forte sul fronte degli interventi per le famiglie partendo dall’adesione al family network a sostegno della genitorialità".

La direzione welfare fa sapere che i servizi affido e adozioni non sono stati interrotti neanche durante il periodo di lockdown: "Per quei ragazzi e quelle ragazze, i cosiddetti care leavers, che al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria e sono collocati in comunità residenziali o in affido eterofamiliare - spiega l'assessore -, sono stati sistematizzati interventi che vanno dall’autonomia abitativa alla ricerca del lavoro o al sostegno scolastico attraverso un percorso di accompagnamento costante.

Il Programma PIPPI invece – osserva Ceccotti – persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine e si articola in quattro fasi interconnesse di recupero ed accompagnamento della durata di 18 mesi".

ll Programma P.I.P.P.I. nasce a fine 2010 ed è il risultato di una collaborazione tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare dell’Università di Padova, le 10 città italiane (riservatarie del fondo della Legge 285/1997) e i servizi sociali, e di protezione e tutela minori nello specifico, come le cooperative del privato sociale, le scuole, le aziende che gestiscono i servizi sanitari degli enti locali coinvolti ed è la prima volta che questo progetto riguarda la nostra Zona Sociale 10.

“Un programma - sottolinea l’assessore Ceccotti -  che vuole essere un tentativo per raccordare istituzioni diverse (Ministero, Università, Enti locali) che condividono la stessa missione di promozione del bene comune, oltre che tra professioni e discipline degli ambiti del servizio sociale, della psicologia e delle scienze dell’educazione, che solo unitamente possono fronteggiare la sfida di ridurre il numero dei bambini allontanati dalle famiglie. Obiettivi importanti che vanno dalla capacità di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine fino all’aumento della sicurezza per i bambini stessi con un miglioramento evidente nella qualità del loro sviluppo.

Mi interessa anche evidenziare – conclude l’assessore Ceccotti – che queste misure, finanziate da fondi ministeriali, offrono oltre ad un accompagnamento, anche una contribuzione economica e mirano a ridurre l’istituzionalizzazione, raggiungendo quindi obiettivi sociali ed anche economici per le casse comunali. Ringrazio tutti i soggetti coinvolti, a partire dai nostri uffici del Welfare, per il grande impegno profuso nel raggiungere questi obiettivi fondamentali a tutela delle famiglie più deboli”.

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