Olimpiadi 2022, Luca Pagliaricci: “Discipline invernali impegnative quanto affascinanti. Auspico buoni risultati dagli azzurri”
Il fotografo alla sua terza competizione a cinque cerchi, la seconda invernale: “Una cornice fantastica. Il pattinaggio artistico la disciplina più armoniosa”
Una nuova esperienza professionale per Luca Pagliaricci. Il fotografo del Coni è infatti salpato in Cina, in previsione delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Dal prossimo 4 al 20 febbraio infatti si svolgeranno i XXIV Giochi olimpici invernali, i quali anticiperanno i XIII Giochi paralimpici. Alla redazione di www.ternitoday.it il professionista ternano è intervenuto per raccontare curiosità, ambizioni e peculiarità concernenti la competizione a cinque cerchi, molto attesa naturalmente anche per gli atleti azzurri che si cimenteranno nelle varie specialità.
“Sono partito domenica (ieri ndr) da Milano. In totale sosterò in Cina per 21 giorni. Da questa avventura mi aspetto ed auspico buoni risultati da parte di tutti gli atleti azzurri. Ad ogni Olimpiade ci si attende sempre un miglioramento nel medagliere. Pertanto spero davvero per i nostri colori di aumentare il numero di medaglie, rispetto a Pyeongchang”.
Complessivamente Luca Pagliaricci può vantare due esperienze pregresse alle spalle, in termini di competizioni a cinque cerchi: “A livello professionale tra estiva ed invernale non ci sono differenze. Essendo la manifestazione più importante, da un punto di vista puramente sportivo, devo dare sempre il massimo per poter portare a casa un buon lavoro. Volendo trovare una differenza tra le due posso affermare che quella estiva è molto più ampia, da un punto di vista del numero delle discipline, rispetto ad una invernale”.
Il ritorno sul campo, a pochi mesi di distanza: “Ci siamo ritrovati a dover affrontare due Olimpiadi in poco tempo, a seguito del rinvio causa Covid dal 2020 al 2021. In genere, durante la cerimonia di chiusura, si pensa sempre a quella dopo. A livello di materiale fotografico uso il medesimo dell’ultima estiva. Pertanto stessi obiettivi e macchine fotografiche e porto con me del materiale tecnico per la montagna come tute da sci, guanti, stivali, e tutto quello che serve per andare sulla neve”.
La giornata tipo di Luca Pagliaricci: “Sveglia presto, colazione, tampone prima di fotografare gli eventi in programma. A differenza della Corea del Sud nel 2018, dove tutte le gare erano più o meno vicine tra loro, queste sono ubicate in tre zone diverse ossia Pechino, Zhangjiakou e Yanqing. Con gli altri due fotografi del Coni ci sentiamo spesso per poter pianificare il lavoro. La copertura delle gare ancora non ce l’abbiamo, ci verrà comunicata tra qualche giorno. Trovandomi in una delle due montagne scelte dagli organizzatori, nella mia avrò sci nordico e snowboard, invece nell’altra gareggeranno gli atleti iscritti allo sci alpino e slittino. Le discipline invernali di per sé sono molto impegnative perché soprattutto hai un avversario in più che è il freddo. Allo stesso tempo affascinanti poiché la cornice fantastica"
Ed ancora: "Per esperienza professionale – aggiunge il fotografo - posso dire che il pattinaggio artistico è la disciplina più armoniosa, avendola già seguita. Poi c’è lo snowboard cross dove ho fotografato la mia prima medaglia d’oro con la nuova portabandiera Michela Moioli - causa infortunio di Sofia Goggia – ed infine tutto lo sci alpino. Una volta terminata la competizione – conclude - tornerò in Italia per poi imbarcarmi di nuovo, questa volta per la mia prima Paralimpiade invernale”.