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Giovedì, 23 Marzo 2023
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Operatori socio sanitari ternani della Pro.civ. mandati a casa con un sms. La denuncia di De Luca (M5S)

A far emergere la vicenda è il consigliere regionale pentastellato De Luca, che racconta la vicenda di 18 operatori socio sanitari della protezione civile di Terni che dal primo maggio non lavorano più

Il fatto è destinato ad accendere l'emmesimo fuoco di polemiche attorno alla gestione del personale impeigato per far fronte alla pandemia. A raccontarlo è il consigliere regionale pentastellato Thomas De Luca.

Secondo quanto riportato in una nota dal capogruppo in regione del Movimento 5 Stelle, diciotto operatori del personale sanitario della Protezione civile sarebbero stati a casa con un sms proprio il primo maggio: "Erano stati assunti all'ospedale di Terni con contratto a termine in scadenza il 30 aprile 2021 - scrive De Luca -. Contratto che il 28 aprile sembrava dovesse essere prorogato per ovvi motivi di necessità. O almeno così era stato comunicato ai diretti interessati, convinti di rimanere fino al 30 giugno o addirittura il 31 luglio. E invece, proprio nel giorno della Festa dei Lavoratori, queste persone hanno saputo di non essere più nell'organico dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni.

A quanto pare - prosegue il consigliere regionale -, liquidati con un messaggio su una chat. Una decisione incomprensibile che rischia di avere pesanti ricadute sul personale, stremato dalla lotta contro la pandemia e costretto a portare avanti un lavoro ordinario che a causa del Covid-19 è diventato sempre più straordinario.

Pesanti le ricadute sui degenti dell'ospedale di Terni - Osserva De Luca - che necessitano di un supporto costante vista l'impossibilità di accesso nei reparti di amici e familiari. Come giustamente sollevato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, si pone inoltre anche la questione delle ferie del personale che vengono messe potenzialmente a rischio. Il personale - conclude il penstastellato - ha il sacrosanto diritto a recuperare energie dopo mesi di lavoro serrato, così come i pazienti hanno il sacrosanto diritto di essere curati nel migliore dei modi possibili".

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