Narni, il sindaco sull’ospedale: “Sul progetto fase di stallo, c’è rischio di tornare indietro”
De Rebotti chiede un incontro alla Regione: “Da tempo ho chiesto progetto di riorganizzazione dei servizi del territorio. Il polo chirurgico ha vissuto incremento che però ora si è interrotto”
“L’ospedale di Narni rischia lo stallo”. A lanciare l’allarme è direttamente il sindaco Francesco De Rebotti, che in una nota fa il punto sul progetto del nosocomio territoriale. Il primo cittadino ha sottoposto all’attenzione delle istituzioni regionali e della Usl “la fase di stallo e di rischio di regresso che si sta registrando nei servizi ospedalieri del territorio, in particolare quelli che riguardano l'ospedale di Narni”.
“Ho chiesto già a suo tempo, un progetto di riorganizzazione ed integrazione tra i servizi ospedalieri del territorio alla cui elaborazione ha partecipato, soprattutto in tema di scelte ed ha sottolineato il fatto che tale progetto sia sostanzialmente fermo mostrando evidenti segnali di sfaldamento. Il polo chirurgico individuato a Narni, dopo un periodo di forte incremento delle prestazioni operatorie con il coinvolgimento sempre auspicato di strutture e professionisti del Santa Maria di Terni, ha sostenuto, si è interrotto nel mentre doveva compiere un passaggio, al contrario, di stabilizzazione e specializzazione della funzione chirurgica”.
“Inizia ad essere preoccupante - prosegue De Rebotti - il ritardo del compimento dei lavori di adeguamento dei locali che dovranno ospitare la riabilitazione post chirurgica”. Ancora il sindaco informa che “secondo notizie non ufficiali che gli risultano, altra scelta individuata nel progetto di riorganizzazione ed integrazione delle strutture ospedaliere del territorio rimasta per ora sulla carta in attesa dei lavori che, potrebbero partire ai primi di ottobre”. Altrettanta preoccupazione è manifestata per lo svuotamento di funzioni dell'area ginecologica che ha di fatto dismesso l'attività ambulatoriale garantendo solo interventi chirurgici di bassa complessità.
Il primo cittadino parla quindi di “un rischio concreto di occasione fallita nel mettere a frutto l'esperienza covid che ha messo alla luce con chiarezza la strategicità, il valore aggiunto delle strutture ospedaliere periferiche che possono essere supporto fondamentale per le più grandi strutture ospedaliere nell'ospitare funzioni specializzate e, come nel caso di Narni, indirizzate ad una bassa e media complessità di intervento chirurgico e diagnostico, tema sul quale si consolidano i dati più preoccupanti sui tempi di risposta rapida e certa ai cittadini e che generano le lunghissime liste di attesa che conosciamo”.
Il sindaco ha annunciato che chiederà “alla presidente della Regione, all'assessore regionale alla sanità ed alla direzione della Usl un incontro che permetta di affrontare, accanto ai temi fondamentali, una verifica del percorso del progetto dell'ospedale unico di Narni-Amelia”.