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Parcheggi a pagamento nel cuore della città: riequilibrio, normative e disagi. Il dibattito si accende nel centro cittadino

Il Movimento Cinque Stelle presenta un’interrogazione a risposta urgente: “Prendere in considerazione l’articolo 7, comma 8 del Codice della strada”

Riequilibrio tra soste gratuite (di colore bianco) e pedaggi (colore blu). Lo scorso lunedì 15 febbraio sono iniziati i lavori propedeutici alla realizzazione di parcheggi di superfice a pagamento. Tale attività di certo non è passata inosservata, in primo luogo ai residenti delle zone interessate. Si tratta di un’area centralissima della città poiché coinvolge: Porta Sant’Angelo, via Botticelli, piazza Dalmazia, via Volta, largo Don Minzoni, via Battisti, via Galvani, piazza Dante, viale della Rinascita, piazza Tacito, largo Ottaviani, corso del Popolo e via Tre Monumenti. Dopo le prime rimostranze di alcuni cittadini, il capogruppo Francesco Filipponi era intervenuto sul tema specifico, chiedendo: “Di prevedere le agevolazioni al 50% dei parcheggi di superficie e del parcheggio San Francesco per i residenti in Largo Ottaviani e Via Piero della Francesca e zone limitrofe”. Tutto ciò, ricordava Filipponi, scaturisce da una condizione di duplice disagio poiché gli stessi residenti: “Vivono una doppia condizione di disagio dovuta al fatto che nelle vie citate non esistono ne parcheggi per i residenti, né agevolazioni per i parcheggi a pagamento, al contrario di altre vie adiacenti.”

L’interrogazione

I consiglieri del Movimento Cinque Stelle, hanno presentato un’interrogazione – a carattere di urgenza – nel corso dell’ultima seduta da remoto del consiglio comunale. All’interno del documento, si evoca l’articolo 7 del comma 8 del Codice della Strada il quale regolamenta la distribuzione dei parcheggi: “Se il comune decide di predisporre delle aree da destinare a parcheggio con custodia o li dia in concessione oppure dispone l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta deve riservare una adeguata area, destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”. Come è ricordato al suo interno: "Tale obbligo non sussiste per: le aree pedonali; le zone a traffico limitato (cosiddetta Ztl); gli agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale, comprese le aree circostanti le quali possono considerarsi parte integrante - per tali caratteristiche - degli agglomerati stessi. Infine le zone di particolare rilevanza urbanistica (ossia per esigenze di traffico) opportunamente individuate e delimitate dalla giunta comunale con apposita delibera, nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico".

A voler suffragare la richiesta di delucidazioni alla giunta, i pentastellati riportano una sentenza della Corte Costituzionale 116/2007 dove viene ribadita: “L’illegittimità (per violazione del citato articolo 7 del Codice della strada) di tutte le delibere comunali e delle ordinanze sindacali che – ad eccezione dei quattro casi in cui la legge ammette le sole strisce blu - istituiscono parcheggi a pagamento senza che su parte della stessa area o su altra nelle immediate vicinanze siano riservati spazi adeguati destinati alla libera sosta”. Il gruppo consiliare dunque si rivolge all’amministrazione richiedendo la portata dell’intervento e se, nel riequilibrio, sia stato preso in esame l’articolo menzionato del Codice della strada.

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