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Parcheggi a Terni, troppe strisce blu e poche bianche: scattano anche le verifiche dell’Antitrust

Il caso sollevato dall’associazione Codici: “Serve chiarezza sul contratto di appalto per la gestione del servizio affidata a Terni Reti”. Il dossier sul tavolo dell’autorità garante per concorrenza e mercato

Il “caso” dei parcheggi a pagamento a Terni finisce sul tavolo dell’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato. A sollecitare le verifiche dell’Antitrust l’associazione Codici che, nei giorni scorsi attraverso la sua delegazione regionale, aveva chiesto a Palazzo Spada “di sospendere la riscossione delle somme richieste per la sosta nei parcheggi a pagamento ritenendo che ci fosse un’irregolarità”.

“In estrema sintesi – spiegano dall’associazione di consumatori - quando si istituisce un’area di sosta a pagamento, il comune deve predisporre un numero adeguato di aree in cui il parcheggio è gratuito. Non solo. In caso di multa per mancato o insufficiente pagamento della tariffa oraria e di ricorso in cui si contesta l’inesistenza o l’inadeguatezza delle strisce blu, l’onere della prova ricade sul Comune ed in assenza di prova, la sanzione deve essere annullata. Occorre verificare se il Comune possa predisporre arbitrariamente parcheggi di superficie a pagamento in gran parte del territorio comunale e poi affidare la riscossione del dovuto ad una società privata partecipata, la Terni Reti, senza neanche aggiornare le tariffe con un apposito provvedimento”.

Alla luce di queste considerazioni, Codici aveva chiesto al Comune “di poter visionare il contratto stipulato con Terni Reti, la società privata che ha in appalto il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento, così da poterne valutare la legittimità e l’efficacia. Dopo mesi di attesa, è stata consegnata una documentazione non esaustiva: non è stato possibile prendere visione della delibera di giunta comunale relativa alle tariffe applicate, non è stata fornita una relazione della situazione attuale e dal materiale emerge l’assenza dei requisiti previsti dall’articolo 7, comma 8 del codice della strada”, in base al quale – appunto - il comune “deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta” a fronte della presenza delle strisce blu.

“Il caso è intricato – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – ed anche delicato, visto che ricade su una città intera. Ci stiamo muovendo per fare chiarezza e per tutelare i cittadini”.

“L’Autorità – afferma Massimo Longarini, segretario di Codici Umbria – ci ha comunicato che verificherà la rilevanza dei fatti segnalati per i profili di competenza. Potrebbe essere avviata un’istruttoria ed è quello che auspichiamo. A nostro avviso, infatti, ci troviamo di fronte ad una situazione grave, che deve essere sanata”.

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