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Pc e tablet alle persone con disabilità, i centri diurni di Terni vincono la sfida del Coronavirus

Grazie al sostegno finanziario della Fondazione Carit, coopsociale Actl ha potuto acquistare gli strumenti tecnologici e metterli a disposizione degli utenti delle strutture così da proseguire le attività nonostante le norme anticontagio

Si è concluso nel mese di dicembre il progetto Centri Diurni @Home, presentato da CoopSociale Actl e finanziato dalla Fondazione Carit nell’ambito del bando promosso per le fasce più fragili della popolazione nella difficile fase dell’emergenza sanitaria.

Grazie al supporto della Fondazione, è stato possibile continuare in maniera più efficace l’attività dei centri diurni per persone con disabilità della Usl Umbria 2 e gestiti dall’Ati che vede capofila Coop Actl.

Con la partecipazione al bando 3/2020 “Welfare di comunità Emergenza Covid-19. Insieme per la ripresa” è stato, infatti, possibile acquistare computer e tablet assegnati ai centri e alle persone che frequentano Girasole, Macondo, Spazio Insieme, Arcobaleno e Agorà. Tale strumentazione è andata a implementare le attrezzature già presenti ma non più sufficienti per rispondere a una sempre maggiore esigenza di svolgere attività da remoto, modalità resasi necessaria nel momento in cui, per le persone coinvolte, non è stato più possibile frequentare i centri così come previsto dalla normativa. 

Per questo, in accordo con la Usl Umbria 2, è stato necessario procedere con una rimodulazione delle attività, proponendo laboratori e momenti di condivisione online. In alcuni casi, inoltre, un educatore è stato presente in casa del beneficiario in qualità di facilitatore per l’utilizzo degli strumenti e per supportare l’attività.

Ogni giorno, secondo un calendario pianificato e condiviso, gli educatori hanno contattato direttamente le persone con disabilità utilizzando smartphone, pc o tablet. La strumentazione acquistata potrà ora continuare ad essere utilizzata al fine di integrare le attività in presenza con quelle da remoto.

Il finanziamento ottenuto ha permesso, inoltre, l’acquisto di software specifici pensati per persone con disabilità e con disturbi dello spettro autistico, con l’obiettivo di andare ad agire sugli aspetti relazionali e cognitivi.

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