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Pedalata nel centro di Terni. I progetti per una città su misura: “Il sogno superciclabile del Tulipano e le nuove reti di mobilità”

Sabato 4 luglio l’iniziativa organizzata dal Comitato Mobilità Attiva Terni, Fiab e Lab. Biciclario con ritrovo a piazza della Repubblica

“Ci vediamo alle 10,30 in piazza Repubblica”. Domani mattina (sabato 4 luglio) si terrà l’iniziativa organizzata dal Comitato Mobilità Attiva di Terni, Fiab Terni e Lab. Biciclario denominata ‘Ri-nati il 4 luglio, pedalata cittadina per la rinascita’. Sarà occasione per trascorrere qualche momento in tranquillità, attraversare le vie del centro e zone limitrofe indossando le maglie rossoverdi. “Avremo a disposizione un gazebo dove spiegheremo alla cittadinanza il progetto Terni trenta e lode – spiega Andrea Cottini uno degli organizzatori della manifestazione - Si basa su tre punti fondamentali: il primo fa riferimento alla cosiddetta “zona 30” relativa alla velocità delle auto. Non si può parlare di limitazione ma creare un centro più vivibile e attrattivo.

Il secondo risiede nell’utilizzo delle Reti di mobilità di emergenza, ossia le corsie ciclabili che i decreti antiCovid hanno consentito. Nello specifico, in via emergenziale, nelle careggiate è possibile ricavare delle corsie con pittogrammi delle bici e tratti, percorsi riservati ciclisti. Hanno un costo basso – osserva Andrea Cottini – come riporta bikeitalia.it dato che su 9,5 km e mezzo di tracciato è ipotizzata una spesa di 76 mila euro.

A margine poi il sogno della superciclabile del Tulipano tra Terni e Borgo Rivo che si potrebbe attuare con la ferrovia in disuso riproponendo il perimetro della ferrata la quale dispone di una pendenza agevole. Se dovesse essere ripristinato il tratto comunque sarebbe una soluzione reversibile. Questa proposta che noi lanciamo ha una duplice finalità: rilanciare un’infrastruttura in totale abbandono e permettere all’ampia zona di poter essere collegata da una rete ciclabile.

Infine il terzo punto del progetto è basato su una comunicazione efficace onde evitare le problematiche verificatesi per Lungonera Savoia. Occorre infatti far capire i benefici dei percorsi, spiegarne i motivi, dar vita ad una campagna social efficace, detenere un sito di riferimento. Tutto ciò serve per raccontare bene ciò che si fa. Fin qui l’amministrazione ha operato sicuramente nella giusta direzione ma occorre detenere un tessuto che possa garantire la sicurezza dei fruitori”.

Domani ci sarà una ulteriore possibilità di confronto con la cittadinanza: “Non vogliamo cambiare la mentalità di ogni singolo individuo – afferma Andrea – ma far capire che progettare la ciclabilità porta dei benefici enormi. A Terni non possiamo andare tutti in bici, anche a causa di noti problemi logistici, ma quantomeno auspicare un aumento degli spostamenti quantomeno dal 3 al 10%. In molti prendono la macchina per pigrizia, altri perché non hanno alternative come ad esempio accade per Borgo Rivo. Il contesto è troppo autocentrico. Il potenziale c’è – conclude – tuttavia è necessario avere un’ampia trasversalità. I percorsi devono essere sicuri per tutta l’interezza degli stessi, veloci quanto diretti”.  

Il percorso previsto

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