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Porano resta a secco. Chiuso il distributore dei carburanti. Conticelli: "La perdita dei servizi è alla base dello spopolamento"

Dopo la chiusura dello sportello bancario, dice addio al borgo orvietano anche la pompa di benzina. Alla base della decisione ci sarebbero motivazioni economiche da parte della proprietà

Fra qualche giorno Porano resterà a secco di carbruante. Questa la notizia comunicata direttamente dal sindaco, Marco Conticelli, che registra l'ennesima chiusura di un servizio nei confronti della piccola comunità del borgo orvietano che contribuirebbe a incentivare il processo di spopolamento.

Una decisione inattesa, comunicata lo scorso primo giugno, arrivata direttamente dalla società proprietaria dell'impianto.

Come giunta municipale - dice Conticelli -, consapevoli dell’importanza dell’unico servizio di erogazione carburante presente sul territorio, abbiamo immediatamente contattato ed incontrato la proprietà per capire le ragioni di tale radicale ed improvvisa decisione.

"Alla base della decisione - dichiara il sindaco - ci sarebbero motivi prettamente economici legati al vistoso calo di vendite patito negli ultimi anni, accentuato dall’emergenza sanitaria, ed ai costosi investimenti necessari da realizzare per l’adeguamento dell’impianto alle sempre più stringenti norme legate alla sicurezza, in considerazione della collocazione logistica e della vetustà dello stesso.

A fronte dell’improvvisa ed irrevocabile decisione, ci siamo già messi al lavoro per individuare soluzioni che, nel medio termine, possano consentire l’insediamento di un nuovo impianto di distribuzione carburante al fine di mantenere un servizio di pubblica utilità sul nostro territorio".

"Emorragia dei sarvizi alla base dello spopolamento"

L'ulteriore chiusura di un servizio alla comunità, per il sindaco Conticelli, è alla base di un processo che sembra irreversibile: "Constatiamo ormai da tempo - osserva Conticelli -, con profonda amarezza, che questa reiterata perdita di servizi contribuisce in maniera determinante ad accrescere il già evidente fenomeno dello spopolamento  demografico che tutti i nostri piccoli comuni stanno costantemente subendo (nel 2014 Porano contava 2002 residenti, oggi 1908 e anche i comuni limitrofi si trovano in situazioni analoghe).

Ci troviamo di fronte ad una contraddizione evidente - prosegue il sindaco -, da una parte vengono portate avanti politiche per rafforzare il ruolo dei comuni situati nelle cosiddette “Aree Interne”, concepite proprio per contrastare il fenomeno dello spopolamento dei territori e dell’assenza di servizi primari, dall’altra si lascia che gli stessi territori continuino a perdere importanti presìdi (si pensi anche alla vicenda degli istituti bancari che in tutta la Penisola stanno gradualmente abbandonando le piccole realtà).

Insomma, una conclusione logica e amara: "Sindaci e gli amministratori si ritrovano completamente isolati e disarmati nel tentativo di arginare fenomeni che contribuiscono a svuotare i nostri pur bellissimi e vivibilissimi territori. Non è sufficiente - spiega Conticelli - intervenire con una politica di ristori e risorse senza avere contestualmente una visione globale. Ritengo urgente - conclude - l’avvio di un dibattito a livello nazionale sul futuro (e il presente) dei piccoli Comuni perché il rischio di perdere storia, tradizioni e cultura del buon vivere è davvero molto elevato".

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