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Positivo al covid-19 un dirigente della regione, 80 persone sotto tampone. Giallo fra i dipendenti

La notizia della positività al covid-19 del dirigente regionale arriva di soppiatto nelle chat dei dipendenti ed è stata ufficializzata ai sottoposti in tarda serata di martedì 22 settembre. 80 persone già contattate dalla Asl per il tampone.

La notizia è serpeggiata per ore dal pomeriggio di martedì 22 settembre fra le chat dei dipendenti ma la conferma è arrivata in tarda serata attraverso una mail inviata ai dirigenti degli uffici: un dirigente della regione è stato trovato positivo al covid-19 ed è stato messo in isolamento appena giunta la conferma del tampone che ha dato esito positivo. Una notizia che, però, non è arrivata tempestivamente ai dipendenti, in particolar modo a coloro che hanno avuto stretti contatti con il dirigente negli ultimi giorni.

Sintomatico

Da quanto è stato possibile ricostruire, il dirigente della regione sembra sia sintomatico e lunedì 21 aveva tenuto una riunione in all'interno di un ufficio. All’insorgere della febbre, ha provveduto ad avvisare la Asl e mettersi in isolamento. A quanto pare, i dipendenti della struttura non hanno poi ricevuto informazioni tempestive circa la sua positività.

Il giallo fra i dipendenti

Nel tardo pomeriggio di martedì 22 settembre, alcuni dipendenti avevano iniziato a scambiarsi dei messaggi sulle chat di WhatsApp circa la “strana” convocazione della Asl per sottoporsi a tampone, senza un evidente motivo. Man mano che il tempo passava, avevano capito che qualcosa non andava fino a quando, in modo del tutto informale e per puro senso di coscienza, un "capo" di uno degli uffici controllati dal dirigente ha comunicato ai suoi dipendenti la notizia, imponendo lo smart working.

Tuttavia, sembra che solo una metà dei responsabili degli uffici abbiano comunicato in modo agile con i loro dipendenti per renderli quanto meno coscienti della situazione. L’altra metà era in attesa di comunicazioni ufficiali “dall’alto” che, però, stentavano ad arrivare. Passano le ore e qualcuno, allora, inizia a spazientirsi, perché si inzia a temere per la propria salute. L’unica certezza, fino a quel momento, era la convocazione della Asl per la somministrazione del tampone diramata a 80 dipendenti.

La mail in tarda serata

In tarda serata, poco prima delle 23.00, è arrivata in extremis, ed esclusivamente ai quattro responsabili degli uffici controllati dal dirigente regionale, la tanto attesa mail ufficiale “dall’alto” che ragguagliava sul da farsi: concordare tutti insieme l'applicazione del protocollo di sicurezza e dare il via alla sanificazione degli ambienti.

Il nodo “protocollo di sicurezza”

La questione sul presunto mancato rispetto del protocollo di sicurezza sta animando molti dipendenti, alcuni dei quali sembrano già andare sul piede di guerra. A pagina 22 del documento regionale, infatti, si legge che i lavoratori che si trovano in ambienti potenzialmente contaminati da un caso di contagio, debbano essere immediatamente avvisati e che vengano chiusi cautelativamente gli uffici interessati. In tal senso è responsabilità del datore di lavoro l’attivazione di un protocollo di sicurezza che, in casi del genere, prevede una comunicazione capillare e tempestiva con gli impiegati, concordando modalità di lavoro agile che mettano nelle condizioni i lavoratori di proseguire le attività in luoghi protetti.

Insomma, vista dalla prospettiva degli uffici regionali, molti dipendenti potrebbero proseguire all’oscuro di tutta la vicenda almeno fino a quando non si concordi una linea comune di azione nel rispetto del protocollo di sicurezza. Nella realtà, più passa il tempo, più si arroventano le chat e gli stati d’animo degli impiegati che iniziano a temere seriamente per la propria salute

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