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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Comune di Terni, Benedetta Salvati: “Il progetto per l’utilizzo dei mezzi ad idrogeno va avanti. Fa comodo buttare tutto in caciara”

L’assessore ai lavori pubblici precisa: “I fondi a disposizione, che ammontano a 20 milioni di euro, sono più che sufficienti per dotare il Comune di Terni di una flotta cospicua di autobus a idrogeno”

Una lunga ed articolata precisazione quella fornita da Benedetta Salvati, sul progetto concernente l’utilizzo dei mezzi ad idrogeno. L’assessore ai lavori pubblici dichiara a riguardo: “La diffusione di notizie e il loro commento senza essere informati sul contesto e sui particolari, può creare confusione e, a volte, ingenerare aspettative che poi siamo costretti a deludere per i molti fan del tanto peggio tanto meglio oggi al lavoro nella politica ternana. A noi interessa invece informare correttamente i cittadini: per quel che riguarda l’utilizzo dei mezzi a idrogeno per il trasporto pubblico preciso che il progetto va avanti con finanziamenti già assegnati e smentisco quindi le notizie e le polemiche fatte circolare in queste ore”.

Secondo l’assessore Salvati: “I fondi a disposizione, che ammontano a 20 milioni di euro, sono più che sufficienti per dotare il Comune di Terni di una flotta cospicua di autobus a idrogeno. Per questi mezzi, come già spiegato più volte in passato, sarà necessario costruire anche l'infrastruttura di rifornimento e approvvigionarli con costi paragonabili ai prezzi di mercato dei carburanti tradizionali. Riguardo al finanziamento del Pnrr – aggiunge l’assessore - oggetto di una nostra delibera e di commenti inesatti da parte di alcune forze politiche quantomeno precipitose nei loro interventi, preciso che questo finanziamento specifico era già stato in gran parte dedicato all'acquisto di autobus elettrici di piccole dimensioni necessari per poter coprire le corse che attraversano il centro urbano come previsto nel Pums”.

Ed ancora: “Ad oggi per autobus di queste dimensioni ad idrogeno c'è pochissimo mercato e pertanto si era già stabilito che questi mezzi fossero bus elettrici classici. Si era inoltre pensato di inserire ulteriori due autobus ad idrogeno ad integrazione della flotta che – ripeto - verrà acquistata con altri finanziamenti già assegnati”. “Visti però i tempi e le condizioni del PNRR, si è deciso di riprogrammare questo (e solo questo) finanziamento solo sull'elettrico. Al contrario il progetto HYDRA rimane tale e quale ed è quello di cui si è sempre parlato: quindi Terni sarà dotata di bus a idrogeno e questa nostra amministrazione, che ci ha sempre creduto, continuerà a puntare sull’idrogeno”.

Le sfide per il futuro: “Se si leggessero bene gli atti, se ci s’informasse alla fonte, non si direbbero inesattezze, ma probabilmente non c'è né tempo, né voglia di approfondire, perché fa comodo essere superficiali e buttare tutto in caciara. I progetti sullo sviluppo della mobilità a idrogeno sono tanto sfidanti quanto difficili: il Governo ha disposto finanziamenti per gli investimenti, ma zero euro sono oggi previsti per i costi operativi iniziali che nella prima fase e senza alcuna forma di incentivo risultano poco sostenibili dai gestori del contratto di servizio per il tpl. A questo scopo – sottolinea l’assessore Benedetta Salvati - come amministrazione stiamo cercando di reperire finanziamenti da altre linee, come il prossimo accordo per la qualità dell'aria. Soldi indispensabili per pensare ad un piano economico finanziario che sia sostenibile per il comune e la società del tpl soprattutto nei primi anni di esercizio. Ma questa è un'altra questione che stiamo affrontando, diversa da quella erroneamente sollevata in questi giorni, e che stiamo affrontando, appunto insieme a tutti coloro che in Italia vogliono puntare sull'idrogeno”.

Considerazioni finali: “Per tornare all'oggi e alla concretezza del nostro progetto che qualcuno, senza sapere quello di cui sta parlando, dà per morto, i nostri uffici hanno già individuato un'area comunale idonea per la costruzione dell'infrastruttura di rifornimento e stoccaggio per l'idrogeno, per la quale uscirà a breve un bando di gara per la redazione di uno studio di fattibilità tecnico economica”.

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