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Eventi a Terni, testimonianze, storia e cultura millenaria della Valnerina: “Un tassello fondamentale dell’identità del territorio ternano”

Il libro è stato curato da Mario Polia, antropologo ed etnologo di fama internazionale sulle tradizioni della Valnerina

Una presentazione in anteprima de I giorni del sacro. Ritualità ancestrale della Valnerina ternana. Nel corso del pomeriggio di oggi – venerdì 18 novembre – si è infatti svolta la presentazione del testo, all’interno della sala del caffè letterario della biblioteca comunale. Il volume è stato curato da dall’antropologo ed etnologo di fama internazionale Mario Polia, incentrato sulle tradizioni della Valnerina. A pubblicare il libro Intermedia edizioni. Oltre all’autore hanno partecipato all’evento l’editore Claudio Lattanzi, il direttore di collana Andrea Giuli ed i sindaci del territorio Leonardo Latini (Terni); Rachele Taccalozzi (Montefranco); Fabio Di Gioia (Arrone); Elisabetta Cascelli (Ferentillo); Remigio Venanzi (Polino) e l’assessore del Comune di Terni Federico Cini.

Ad inaugurare gli interventi Andrea Giuli: “Un volume che detiene un profilo significativo, sotto molteplici aspetti. Il professore dipana e struttura in modo originale il testo, il quale prende la forma di un calendario liturgico del mondo rurale e pastorale squadernando – ad esempio - riti, feste, cibi, toponimi. Un contenitore affascinante e ricco, analizzando i diversi periodi storici. Vi sono innumerevoli curiosità e dovrebbe prevedere una seconda parte già in gestazione. Si rincorrono all’interno anche contributi di storici”. L’editore Claudio Lattanzi ha aggiunto: “Il prodotto finale di un lavoro straordinario di Mario Polia, uno dei maggiori antropologici italiani, dopo aver prodotto una quantità di interviste a soggetti, ultimi testimoni della cultura. Parte da un calendario di una vita agricola e da elementi folclorici e va a ritrovare le radici profonde. E’ destinato a rimanere nella memoria di queste terre, tassello fondamentale dell’identità di questo territorio”.   

 Il sindaco Leonardo Latini: “Il racconto di una cultura millenaria. Un’opera straordinaria che mette in luce questo calendario ancestrale ed una pietra di un mosaico che ci dice da dove veniamo e chi siamo. Le comunità si fondano su tutto ciò. Bene che ci sia in pancia un nuovo lavoro il quale affronterà altri aspetti della Valnerina ternana. Rinnovo l’invito al professore anche a concentrare l’attenzione sulla nostra città, intercettandone le connessioni”. Dopo i saluti ed i ringraziamenti del sindaco di Ferentillo Elisabetta Cascelli le parole di Mario Polia: “Se non ci fossero gli anziani che ricordano e custodiscono le memorie e le tradizioni noi annasperemmo nel vuoto. Il compito dell’antropologo non è soltanto raccogliere i ricordi, i fatti, le speranze di un mondo arrivato al collasso culturale. Il lavoro coinvolge diverse specialità ossia raccogliere le notizie, le scheda, andando a cercare le affinità culturali con le regioni limitrofe. Un vero e proprio tessuto connettivo. Successivamente occorre vedere quante radici sono presenti e le loro affinità con il territorio esaminato”.

Esempi menzionati: “I riti del maggio di Terni, evocati e raccontati da Furio Miselli. La rustica musa gli ha fornito notizie ed impulsi che ha saputo trasformare in una poesia indimenticabile”. L’importanza del linguaggio e dei toponimi. “Si scopre che Ferentillo è il luogo dove si portavano offerte. Inoltre Polino è un posto dove la luce del sole sosta per poco tempo. Il Nera ed il Velino tutti termini studiabili attraverso la linguistica. Poi c’è l’analisi, l’approfondimento storico-religioso”. Le persone presenti – sala gremita in ogni ordine di posto – hanno ascoltato con grande interesse gli interventi, tramutando un lungo applauso all’autore.   

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