Terni: “Nido Coccinella, Rataplan e sezione via Narni. Incrementare l’orario senza un adeguamento del personale è una scelta rischiosa”
Il consigliere del Movimento cinque stelle Claudio Fiorelli ha preannunciato la presentazione di un’interrogazione a seguito dell’atto di indirizzo presentato nei giorni scorsi
“La proposta di incrementare, in via sperimentale, l'orario di apertura del nido Coccinella (storicamente part time) fino alle 17.30, della scuola d'infanzia Rataplan e della sezione sperimentale 0-6 di via Narni con nuovo orario 7.30-17.30 senza un adeguamento del personale, sarebbe una scelta al risparmio e potenzialmente dannosa”.
Il Consigliere del Movimento cinque stelle Claudio Fiorelli, ha preannunciato la presentazione di un’interrogazione per chiedere alla giunta se, all’incremento dell’orario: “Corrisponde un adeguamento del personale, scongiurando così un ulteriore depotenziamento dei servizi educativi comunali che andrebbe a favorire l'offerta privata e se si intende aprire un tavolo partecipativo, per affrontare la questione generale dei servizi educativi comunali in concertazione, con tutti i soggetti coinvolti”.
Secondo Fiorelli: “La proposta di adeguare gli orari del nido Coccinella è emersa come indirizzo politico nei giorni scorsi. Un'esigenza di cui si discute da tempo, ma mai si era concretizzata in passato. Per quanto attiene alla sezione 0-6 del C.I. Rataplan di via Narni prima di prendere in considerazione l'incremento orario vanno risolte alcune criticità quali il rapporto numerico tra educatore/insegnante e bambini/e anche in relazione alle proporzioni delle fasce di età dei frequentanti”.
Ed ancora: “Organizzazione oraria, applicazione tariffaria, solo per citare le principali. Nella stessa delibera di giunta, tra l'altro, si prende atto del dimezzamento della fascia oraria di compresenza degli insegnanti. Inoltre il piano del fabbisogno del personale recentemente deliberato dal Comune di Terni con delibera di giunta del 9 giugno 2023 segna un grave regresso in tutti i settori della macchina amministrativa. Basti pensare che, a fronte delle carenze di organico presenti, le assunzioni a tempo indeterminato di istruttori didattici ed educativi sono azzerate fino al 2025 mentre quelle a tempo determinato (presenti solo le necessità relative alle supplenze e quelle per i sostegni) restano invariate”.
Le riflessioni: “Il decantato ampliamento dell’orario potrebbe quindi apparire come un’operazione di propaganda, se fatta senza alcun impegno economico da parte dell’amministrazione visto che, la compresenza, è uno degli indicatori fondamentali della qualità dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia. Quando si tratta di educazione e infanzia, non è accettabile una gestione puramente ragionieristica. Tali scelte, tra l’altro in perfetta continuità con le precedenti amministrazioni, potrebbero portare al depotenziamento dei SEC favorendo così i privati, e aggravando ulteriormente i carichi di lavoro del personale. Ribadisco quindi che sia opportuno prima di annunciare un allungamento dell’orario, avere prima affrontato - e risolto – le criticità che si sono evidenziate”.