Comune di Terni, prezzi dei carburanti alle stelle: “L’inflazione si attesta a +1,5%”
L’allentamento delle misure restrittive e la ripresa del turismo hanno contribuito agli aumenti di prezzo registrati in diverse strutture ricettive e nel costo dei biglietti aerei
L’inflazione nella città di Terni - nel mese di giugno - seppure sempre tendenzialmente in crescita, flette leggermente e si attesta a +1,5% superiore comunque al dato nazionale (+1,3%). È quanto emerge nel bollettino fornito dai servizi statistici del Comune di Terni. Come viene spiegato al suo interno la spinta inflattiva, a conferma di quanto accaduto negli ultimi mesi, è determinata principalmente dai rialzi dei prezzi dei carburanti. Inoltre anche dalla generalizzata crescita dei prezzi di molte materie prime quali ad esempio ferro, rame ma anche granoturco, legname oltre che del petrolio. La tendenza in atto ovviamente, al di là delle variazioni modeste rilevate a livello locale, si manifesta in tutta Italia ed anche nel resto dei Paesi europei. Tra le variazioni vengono segnalati i trasporti (+4,1%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,4%) ossia capitoli che registrano l’inflazione annua più alta e ben al di sopra dell’indice generale. Il prezzo dei carburanti rispetto a giugno del 2020 è cresciuto in media di oltre il 12%. Incrementi altrettanto evidenti, sempre superiori al 10%, hanno registrato le bollette di energia e gas.
Nel breve periodo, quindi rispetto al mese di maggio, la variazione congiunturale è stata positiva, ovvero in media i prezzi sono leggermente aumentati (+0,2%). Gli aumenti di prezzo – nel mese di giugno - hanno interessato i prodotti e servizi del capitolo trasporti, (1,0%) con rincari oltre che nei carburanti, nei prezzi di biglietti aerei e marittimi; servizi ricettivi e di ristorazione (+1,1%), e ricreazione spettacolo e cultura (+0,8%). Tali incrementi sono legati, sicuramente, alla ripresa del turismo e all’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia.
