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Giovedì, 28 Settembre 2023
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Sicurezza a Terni, il progetto ‘Io mi difendo’: “Dispositivo al capsicum ideale per l’autodifesa. Settecento donne salvate con la formazione”

‘Io mi difendo’ ha varcato i confini dell’Umbria. La sede regionale è presente a Terni mentre a Perugia il distaccamento con due istruttori qualificati. Intervista al capotecnico formatore Luca Primavera

Un progetto articolato quanto utile, volto a tutelare i singoli – cittadini privati e forze dell’ordine - nei momenti di criticità, ossia difendersi dalle aggressioni di ogni genere. Da nove anni ‘Io mi difendo’ viene curato e sviluppato dal presidente Franco Ribello, dal vicepresidente Mario Trotta, dagli istruttori formatori Alessandro Bufi ed Alba Primavera e dal capotecnico formatore Luca Primavera, candidatosi nella lista della Lega alle ultime elezioni. La sede regionale è collocata a Terni mentre a Perugia è presente un distaccamento.

Alla nostra redazione di www.ternitoday.it Luca Primavera spiega la bontà del progetto: “In questi nove anni siamo stati capaci di muoverci in diverse zone della penisola, con l’obiettivo di divulgarlo soprattutto alle forze dell’ordine. Nel momento in cui si interviene, in situazioni critiche, sussiste un buco poiché occorre capire se utilizzare la forza o l’arma. Come è noto a disposizione c’è il teaser. Noi siamo contro, poiché può portare delle conseguenze nocive per l’operatore. Ognuno ha una propria coscienza e nel momento di criticità occorre il massimo del sangue freddo, poiché è possibile colpire solo una parte del corpo dell’aggressore. Non è assolutamente facile nella fase della colluttazione. Naturalmente ogni secondo che passa potrebbe essere impiegato in modo diverso e sicuramente maggiormente confacente nell’ottica della sicurezza”.

La soluzione del dispositivo al capsicum: “Un gel che detiene un risultato balistico sul singolo soggetto e può contare su una sicurezza operativa piuttosto elevata. La forma di pistola agevola gli operatori che hanno una dimestichezza con un’arma, aumenta l’ingaggio e risulta fondamentale per l’autodifesa. Non è un’arma vera e propria” tiene a precisare il capotecnico formatore Luca Primavera. “Tali dispositivi rispettano il Decreto ministeriale 103. Tra i benefici principali la mancanza di contatto tra le parti e la contestuale sicurezza che genera la distanza. Inoltre una volta contaminato l’aggressore poi chiede aiuto e nessuno si fa male. A tal proposito ‘Io mi difendo’ nasce con l’utilizzo del capsicum, in un contesto di tecniche non lesive per l’aggressore. Tutto ciò è necessario per ricavare uno spazio, un distanziamento. Per avere un buon risultato, occorre detenere una grande esperienza”.

Il progetto può contare su molteplici iniziative, soprattutto in termini di corsi di formazione: “Ultimamente ci siamo recati in Abruzzo e più nello specifico a Torrevecchia Teatina. Il comandante della polizia locale Lorenzo Cesarone, con grande senso di responsabilità, ha creato una dimostrazione coinvolgendo più di dieci comuni circostanti. Abbiamo dimostrato ai colleghi come utilizzare e intervenire nelle varie situazioni. La presenza di mia figlia Alba è risultata molto preziosa, soprattutto per sensibilizzare le donne e metterle nelle condizioni di entrare in sintonia con il progetto ed il dispositivo”.

La formazione è fondamentale per il raggiungimento del risultato: “Tecniche di dissuasione e schivata sono necessarie nell’apprendimento, dopo l’utilizzo del dispositivo. Inoltre la gestione dello stress, della paura, il lavoro propedeutico al distanziamento del pericolo, l’occultamento del dispositivo”. Una soddisfazione da rimarcare: “Il sindacato di polizia locale nazionale ha inviato una lettera dove ritiene il capsicum un sistema utile. Ricordo infatti che gli agenti della municipale non possono disporre del teaser”.

I principali destinatari: “Servizi di portierato, polizia locale, civili, guardie giurate. Abbiamo salvato ed addestrato– ad esempio – circa settecento donne vittime di aggressioni, in questi nove anni, formandole in modo dettagliato. Dargli quell’accortezza necessaria in situazioni di criticità. Per i civili organizziamo dei corsi completi al cui interno insegniamo le normative legislative vincolanti all’uso del dispositivo, l’utilizzo dello stesso e le normative che obbligano a chiamare i soccorsi e le forze dell’ordine”.

Un obiettivo da perseguire: “Nella precedente consiliatura abbiamo proposto all’amministrazione comunale di Terni di valutare l’utilizzo del capsicum. Ora con l’avvicendamento a palazzo Spada si potrebbero riallacciare i contatti, magari riscontrando interesse ed eventualmente dar vita ad una forma di collaborazione. il progetto ‘Io mi difendo’ rappresenta una sorta di assicurazione che tutela il datore di lavoro e, di conseguenza, le istituzioni più in generale. Un sistema che funziona – conclude Luca Primavera - e ha portato dei risultati significativi quanto tangibili”.

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