Ciclabile Borgo Rivo-Bramante, la Fluida avvicenda la Rapida: “Passerà nella terra di nessuno. Trascorsi quindici mesi inutilmente”
Il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle presenta un’interrogazione a carattere di urgenza sulla ciclabile che dovrebbe collegare il Rivo al centro cittadino
Decongestionare l’intenso traffico veicolare quotidiano, con conseguenti benefici ambientali e significativi riflessi per la sicurezza stradale. Un obiettivo da perseguire per l’amministrazione comunale a guida Latini, andando a collegare l’ampia zona di Borgo Rivo a via Bramante, a ridosso del centro cittadino. Il progetto Rapida, seguendo un percorso ciclabile di circa 2800 metri, è stato stoppato successivamente al confronto con Anas. La revisione ha quindi comportato la decisione di dare spazio alla soluzione “Fluida” ed indire una nuova conferenza dei servizi.
Il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle ha presentato un’interrogazione, a carattere di urgenza, chiedendo delle delucidazioni all’esecutivo di centrodestra. I pentastellati ricordano che: “Nel mese di luglio, si è tenuta una conferenza di servizi preliminare conclusa positivamente ma con prescrizioni Anas, per criticità emerse sul piano delle interferenze e su aspetti di dettaglio per la prima parte dell’infrastruttura”. Successivamente: “Il Comune ha chiesto ai progettisti di mettersi in contatto con la Marcangeli Giunio Srl con l’obiettivo di ‘capirne le interferenze’. A settembre è stato deciso che la soluzione Rapida non è più attuabile per vari aspetti di natura economica, gestionali e tecnici, in seguito al confronto con i tecnici Anas. Si è dunque proceduto con la revisione del progetto di fattibilità tecnico-economico e di dare spazio alla soluzione “Fluida”.
Le richieste di chiarimento da parte dei consiglieri: “Quali sono le prescrizioni Anas che hanno portato al cambio del progetto. Se si sono verificate ulteriori interferenze con il progetto Tulipano ed il suo accesso alla viabilità ordinaria. Inoltre se vi sono altre motivazioni per il cambio di progetto, poiché la scelta progettuale risaliva al luglio 2021 e sono trascorsi quindici mesi inutilmente”. Infine: “A livello economico quale la differenza nei lavori per le due soluzioni analizzate e se tale differenza giustifica rinunciare alla “Rapida”. Una soluzione migliore – affermano nel documento - per la sicurezza e velocità nonché più appetibile, attirando un maggior numero di utenti sia in bici che a piedi (come tra l’altro scritto sul sito del comune) selezionata per la velocità di percorrenza (700 mt contro i 2000 mt circa) e per la sicurezza”.
L’altra questione di natura logistica: “La prima avrebbe lambito la strada invece l'altra dovrebbe passare dietro la zona industriale, ed in mezzo ai campi dove non c'è niente. Praticamente quando scende la sera è terra di nessuno, quindi meno appetibile nel percorrerla sia in bici, tantomeno a piedi. Pertanto – conclude il gruppo consiliare - le persone continueranno a scegliere di scendere con le auto senza alleggerire il traffico”.