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Il castello diventa un albergo da mille e una notte. “Quante stanze ha? Sinceramente non le ho mai contate”

Parla Roberta Fiocca, la proprietaria di palazzo Mattei a Giove: “Un mio paziente di Terni mi mandò la foto, l’ho comprato senza neanche vederlo. È stata fatta una ristrutturazione totale, tra novembre e dicembre la fine dei lavori”

Lo ha visto in foto e se n’è innamorata. Tanto da tirare fuori 900mila euro per comprarlo senza neanche averlo visto “di persona”. A maggio 2015 ha ricevuto le chiavi e tra novembre e dicembre di quest’anno avrà finito la “ristrutturazione totale”.

Roberta Fiocca, dentista romana, è la proprietaria del castello di Giove: edificato attorno alla fine del 1100, intorno al Seicento fu ristrutturato secondo i gusti degli artisti della scuola del Vignola. Finito all’asta dopo alterne vicende proprietarie, è destinato a diventare un albergo da favola.

“In questi giorni stanno cominciando a togliere le impalcature”, spiega la professionista romana, aggiungendo che gli interventi sono slittati da “maggio a novembre, forse dicembre”. Ma la riqualificazione di palazzo Mattei è stata radicale. Solai, tetto, ambienti interni, facciate. Ed ora ospiterà un albergo, oltre a ristorante e spa e spazi per eventi e convegni per un investimento complessivo di circa 13 milioni di euro.

“È stato tutto casuale – spiega la dottoressa – Un mio paziente di Terni mi inviò la foto del castello, dicendomi che era all’asta. Galeotta fu la foto, io neanche sapevo dell’esistenza di Giove…”. Un “colpo di fulmine” che ha portato la dottoressa a diventare proprietaria dei seimila metri quadrati di superficie del palazzo che da secoli “veglia” sul piccolo borgo dell’Amerino.

Di sicuro, si sa che il castello ha 365 finestre, una per ogni giorno dell’anno. “Le stanze? Non lo so, potrebbero essere cento, ma sinceramente non le ho mai contate”.

Finiti i lavori, si passerà alla “fase due”: “Darò mandato ad una agenzia specializzata per individuare un soggetto che sia adeguato alla gestione”.

E per lei? Si è riservata qualche spazio per vivere in questa dimora da sogno? “Certo”. Altrimenti, che amore sarebbe?

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