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Stadio-clinica, si decide: in corso in Regione la conferenza dei servizi

A Perugia si scrive un “pezzo” del prossimo futuro di Terni: sul tavolo il progetto della Ternana per il nuovo Liberati e la struttura sanitaria

A Perugia oggi si decide un “pezzo” del prossimo futuro di Terni. È in corso negli uffici della Regione Umbria la conferenza dei servizi decisoria chiamata a pronunciarsi sul progetto presentato dalla Ternana calcio per il nuovo stadio Liberati e per la clinica da convenzionare con il sistema sanitario regionale.

stadio-clinica_incontro_regione_3_novembreLa riunione è iniziata attorno alle 10, per la Ternana è presente il vicepresidente Paolo Tagliavento assieme al project manager Sergio Anibaldi, mentre per il Comune di Terni partecipa Piero Giorgini, oltre al responsabile unico del procedimento, Paolo Gattini, della Regione Umbria.

L’appuntamento dello scorso 6 luglio era stato definito “interlocutoria” dal presidente rossoverde Stefano Bandecchi. L’attenzione è focalizzata essenzialmente su clinica privata ed i convenzionamenti. “Una revisione – aveva dichiarato il sindaco Leonardo Latini in seguito all’annuncio della rivisitazione della programmazione regionale - che lascerebbe una strada aperta a chi sta cercando di costruire operazioni altrettanto importanti sul versante della progettualità pubblico-privata nel ternano, a cominciare, naturalmente, da Bandecchi".

L’appuntamento di oggi è stato preceduto dall’arrivo del parere richiesto, da parte degli uffici competenti regionali, all’università Cattolica che aveva sottolineato la “impossibilità giuridica di procedere secondo il percorso proposto dal proponente privato e recepito dal Comune di Terni, facendo eventualmente salva, nei termini sopra indicati, la sola autorizzazione alla realizzazione della struttura sanitaria”.

Ed ancora, in un’altra parte del parere viene rilevato che “l'unico provvedimento autorizzatorio suscettibile di essere assorbito nel provvedimento conclusivo della Conferenza dei servizi decisoria può essere rappresentato dall'autorizzazione alla realizzazione della struttura. Ogni ulteriore passo verso l'ottenimento dell'accordo contrattuale – che il progetto definitivo qualifica come convenzionamento – ‘esorbita’ dalla sfera di potere attribuita alla competenza della Regione di fronte alla situazione di fatto e di diritto rappresentata nel progetto definitivo, che prevede la costruzione ex novo della clinica-casa di cura”.

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