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Ospedale Narni-Amelia, pronto l’accordo di programma. Lattanzi: passo in avanti verso la realizzazione

Verso la firma che dà il via al nuovo progetto per il polo sannitario comprensoriale. Il presidente della Provincia di Terni: modulare un sistema di prestazioni sanitarie integrate con il Santa Maria di Terni e con gli altri presidi sanitari del territorio

“Un ulteriore significativo passo in avanti verso la realizzazione della struttura sanitaria”. Così il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, sul nuovo accordo di programma per l’ospedale comprensoriale Narni-Amelia, di cui Lattanzi è uno dei cinque firmatari insieme alla presidente della Regione Donatella Tesei, al direttore generale della Asl Umbria 2, Massimo De Fino, e ai sindaci di Narni, Francesco De Rebotti, e Amelia, Laura Pernazza.

“L’accordo di programma – commenta Lattanzi – rappresenta un elemento molto importante per il proseguimento del progetto. Mi auguro che i tempi possano essere quelli giusti, senza ritardi, tenendo conto che si tratta di un’opera fondamentale per tutta la Conca ternana e per il completamento degli asset sanitari in Umbria”.

“Sono del parere che le novità introdotte nel progetto – prosegue Lattanzi - possano meglio adattarsi ai mutati contesti, che tra l’altro, anche a causa del Covid, cambiano gli scenari molto rapidamente. Occorre quindi modulare un sistema di prestazioni sanitarie integrate con il Santa Maria di Terni e con gli altri presidi sanitari del territorio provinciale, sviluppando sempre di più una capacità elevata di intercettare in maniera incisiva le esigenze di salute delle nostre comunità”.

“Sotto quest’ultimo aspetto – aggiunge Lattanzi – registro la richiesta che sta emergendo dal territorio orvietano, sostenuta da numerosi sindaci, relativa al potenziamento delle strutture sanitarie dell’area con la creazione di un dipartimento di emodinamica all’ospedale di Orvieto. Tale struttura, si sostiene nella proposta, potrebbe essere importante non solo per il territorio e per il resto dell’Umbria ma anche come modello di attrattività per le aree della bassa Toscana, in particolare Grossetano e Senese”.

“È una proposta da valutare e su cui porre attenzione, fermo restando che andrebbe comunque inquadrata nel contesto della sanità provinciale e regionale, tenendo sempre come barra di riferimento l’esclusivo interesse dei cittadini ad avere prestazioni sanitarie di alto livello e con prospettive costanti di crescita”.

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