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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nuovo impianto rifiuti a Maratta, Masselli: "Nessun ulteriore carico ambientale"

L'assessore risponde ai Cinque Stelle durante il question time: "Servirà per migliore la gestione complessiva"

"Nessun nuovo carico ambientale sulla piana di Maratta, ma anzi un impianto che servirà a potenziare la differenziazione dei rfiuti in questo caso quelli derivanti dallo spazzamento delle strade", lo ha detto questa mattina l'assessore alle Partecipate Orlando Masselli nel corso del question time. Masselli ha risposto a un'articolata interrogazione dei gruppo del Movimento Cinque Stelle, illustrata in aulta da Federico Pascullli,  sul nuovo impianto a biomassa nella zona di Maratta. I consiglieri di opposizione hanno chiesto di sapere il tipo di rifiuti, di materiali trattati, quante tonnellate annue di combustile verrà bruciato e più in generale  se la maggioranza che governa il comune di Terni intenda " continuare ad avallare le politiche che la regione Umbria sta imponendo alla Conca Ternana, facendone una terra di rifiuti e incenerimento. La politica regionale rischia di concentrare su unica zona del territoriale regionale una serie di attività che rischiano di danneggiare la salute dei cittadini". 
“Le conclusioni dell'nterrogazione non illustrano quello che in realtà - ha spiegato Masselli - si sta facendo. Stiamo parlando di un impianto che già esiste, un mpianto privato, a servizio della raccolta dello spazzamento stradale.Ora questa struttura verrà ampliata grazie ai fondi del Pnrr autorizzati dall'Auri, sempre in un'ottica di servizio pubblico. Con l'attuale trattamento lo spazzamento stradale individua inerti granulari che vengono recuperati tra il 40 e il 42 per cento, con il potenziamento si arriverà al 60% del rifiuto di ingresso. Complessivamente si andrà al recuopero spinto con  carta, vetro, plastica. Si potrà quindi ridurre lo scarto che viene inviato in discarica dall'attuale 12% a circa il 5%. La parte della biomassa sempre in riferimento allo spazzamento è  circa 1800 tonnellate annue, attualmente finisce in discarica, ma con l'ammodernamento degli impianti produrrà energia elettrica e calore. Stiamo parlando di un impianto di gassifficazione di appena 154 metri quadrati. Stiamo parlando di un impatto pari a quello di una caldaia condominiale.  L'energia elettrica prodotta servirà ad alimentare l'impianto stesso, che va in un'ottica di ciclo ecologico di rifiuti altrimenti inquinanti in discarica". 
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