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Raccolta vetro a Terni: “Impatto di un milione di euro sui costi complessivi. Rafforzato il servizio per non creare disagi”

La proposta del Movimento Cinque Stelle è stata dibattuta nel corso della terza commissione consiliare svoltasi da remoto

“Candidatura di Terni al progetto pilota sulla sperimentazione del cosiddetto vuoto a rendere”. Nel corso della terza commissione consiliare è stato analizzato l’atto di indirizzo menzionato, depositato dal Movimento Cinque Stelle, e presentato dal capogruppo pentastellato Federico Pasculli. Una proposta, adottata in diversi comuni, all’interno della quale verrebbero coinvolte le attività commerciali, regolamentata da normative nazionali. Sulle modalità, ad esempio il coinvolgimento del comune di Terni per favorire eventuali sgravi della Tari, si sono concentrati dibattito e perplessità.   

Sollecitato sull’argomento Paolo Grigioni, della direzione ambientale al comune di Terni, ha fornito diversi spunti interessati: “L’iniziativa è sicuramente in linea con i principi volti all’incentivazione al recupero, oltre che apprezzabile. Qualsiasi dispersione impropria costituisce di fatto anche un problema di ricarico, in termini di costi. Si parla di un corrispettivo economico che andrebbe ad incentivare la filiera. Tuttavia – osserva Grigioni – su questo aspetto dobbiamo far riferimento al piano economico finanziario. Anche la verifica della sostenibilità economica va valutata. Necessario dunque un ulteriore approfondimento per accertarne i termini di applicabilità”.

La riflessione di Paolo Grigioni post restrizioni: “Il consumo all’aperto, soprattutto per i giovani, è stata una valvola di sfogo, costringendo il gestore a rafforzare la raccolta anche di sabato e domenica, soprattutto perché il vetro disperso poteva creare disagi. Su tale raccolta incide anche l’attività di spazzamento oltre che svuotamento dei cestini. Il costo complessivo è di circa un milione di euro su un impatto complessivo di ventuno. Naturalmente tutte le iniziative che possono veicolare nella corretta filiera porterebbero dei vantaggi economici, seppur indiretti”. Un altro aspetto da ponderare: “Occorrerebbe una maggiore frequenza di passaggi ma dobbiamo fare i conti con dei parametri piuttosto stretti. Senza dimenticare l’utilizzo di messaggi di sensibilizzazione e buone pratiche da adottare”. Una possibile sinergia con i gestori dei distributori automatici e ulteriori soluzioni: “Alla Cascata delle Marmore ad esempio sono stati collocate delle campane colorate. Pensare ad iniziative mirate - lo spunto conclusivo - magari per il prossimo anno, che comunque devono fare i conti con le necessarie valutazioni economiche”.

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