Dossier Save The Children sull'Umbria: bambini in via di "estinzione". I piccoli di famiglie povere con poche opportunità di un futuro normale
"La miopia della politica che in questi ultimi decenni non ha investito a sufficienza sul bene più prezioso del nostro paese, l’infanzia"
I bambini da sostenere contro povertà e persino carenza alimentari non sono soltanto lontano da noi, ma sono (e sempre di più) anche nella nostra Umbria. E i due anni di pandemia hanno contribuito in maniera pesante a marcare le disuguaglianze sociali e di crescita individuale in chiave futuro prossimo. La fotografia, anche per la nostra Regione, è stata scattata nella XII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio, dal titolo “Il futuro è già qui”, diffuso a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza da Save the Children.
La povertà è un fenomeno che fa paura sia nel presente che per gli sviluppi nel futuro. Andiamo a capire il perchè: un minore su 10 (13%) vive in condizioni di povertà relativa: per il quinto di famiglie più in difficoltà, la spesa alimentare e quella per l’abitazione, incluse le bollette, occupa la gran parte del bilancio familiare, lasciando poco e niente per spese importanti per la cultura, lo sport, la salute e per l’istruzione dei figli. Proprio su queste voci di spesa ‘educative’ e generative la forbice tra famiglie benestanti e in difficoltà si allarga drammaticamente. E' facile capire che senza un sostegno su cultura, sport e formazione i giovani di famiglie in povertà difficilmente riusciranno a prendere quell'ascensore sociale per migliorare, da adulti, il proprio tenore di vita.
La povertà, anche se non è il solo fenomeno determinante in questo caso, sta infoltendo sempre di più le schiere dei govani - dai 15 ai 29 anni - che lasciano gli studi e di coloro che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in alcun percorso di formazione. Il dato umbro è sotto la media nazionale ma è in crescita costante: l’11,2% non ha terminato gli studi fino alla maturità e i cosiddetti Neet sono addirittura il 18,7 per cento. La mancanza di formazione e di stimoli stanno facendo buttare al vento anni preziosi per la crescita e per la propria capacità di trovare un posto nel mondo.
Ma il dato che fa più paura è la demografia: i bambini e le bambine sono ormai a rischio estinzione. In 15 anni in Umbria è drasticamente diminuita: oggi meno di un cittadino su 6 non ha compiuto i 18 anni. Un debito demografico, economico e soprattutto un debito di investimento nelle generazioni più giovani, che ha travolto tutto il Paese e la nostra Umbria.